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giovedì 11 giugno 2015

CASA: E’ EMERGENZA SOCIALE. CHI FA FINTA DI NULLA E’ UN CRIMINALE

in seguito il volantino distribuito ieri davanti alla prefettura










CASA: E’ EMERGENZA SOCIALE.
CHI FA FINTA DI NULLA E’ UN CRIMINALE

Dopo il distacco delle utenze dei due palazzi di Borgo Bosazza dello scorso 4 giugno, dopo il presidio sotto il comune che ha portato all’ottenimento del riallaccio per lo meno dell’acqua, siamo di nuovo qui sotto la prefettura per denunciare a tutta voce che non si può continuare ad ignorare emergenza abitativa di migliaia di famiglie a Parma e provincia.
La crisi ha portato ad un aumento spropositato degli sfratti, i distacchi delle utenze sono una drammatica realtà non solo per chi vive nelle case occupate ma anche per le famiglie che non riescono più a starci dentro sia per i costi spropositati di acqua luce e gas sia per la perdita di reddito.
Tutte le riforme statali sono fatte per colpire chi già subisce. Il jobs act dissemina precarietà, il piano casa colpisce gli occupanti e fa dei favori al partito del mattone, lo sblocca italia diffonde progetti inutili, dannosi, costosi portando allo sperpero di denaro che potrebbe essere orientato per alleviare le emergenze sociali, la riforma della scuola porta autoritarismo e privatizzazioni.

giovedì 4 giugno 2015

BASTA CON SGOMBERI SFRATTI E DISTACCHI!!!



Nel primo mattino di oggi 4 giugno 2015 uno spropositato contingente di polizia e carabinieri ha consentito ai tecnici Iren di distaccare acqua luce e gas ai due palazzi di Borgo Bosazza occupati da 13 famiglie sfrattate, tra i quali bambini e alcuni disabili.  Si tratta di un atto vile e vergognoso, di stampo fascista perché lasciare tante famiglie senza dei beni primari per la sopravvivenza come l’acqua o senza possibilità di cucinare o vedere vuol dire cercare di cancellare l’esistenza di queste persone, con un gesto tipico di regimi autoritari e disumani.
Due signore, delle quali una disabile, sono state ricoverate in ospedale in seguito al distacco per crisi legate alla disperazione conseguente al distacco.

domenica 29 marzo 2015

Bloccati i cancelli dell'inceneritore a #PARMA

Sabato mattina una sessantina di attiviste e attivisti si sono posizionati davanti ai cancelli dell’inceneritore, impedendo l’accesso ai camion. Verso le 12 un responsabile degli impianti di Reggio Emilia ha incontrato i manifestanti e gli ha promesso la riapertura di un tavolo di trattative con i dirigenti di Iren e la riattivazione del numero di telefono che Iren metteva a disposizione per comunicare i casi gravi di morosità incolpevole con conseguente distacco delle utenze.
Il decreto “Sblocca Italia” del governo Renzi sferra un attacpco complessivo ai beni comuni tramite il rilancio delle grandi opere, misure per favorire la dismissione del patrimonio pubblico, l’incenerimento dei rifiuti, nuove perforazioni per la ricerca di idrocarburi e la costruzione di gasdotti, oltre a semplificare e deregolamentare le bonifiche.
Infatti con questo decreto, tra le altre cose, si spingerà all’incenerimento dei rifiuti, senza tener conto dell’ottimo lavoro svolto dai cittadini che hanno portato la raccolta differenziata al 70%.

domenica 8 marzo 2015

Report Assemblea Abitare nella Crisi 1° Marzo – Napoli

L’assemblea nazionale di “abitare nella crisi” che si è tenuta a Napoli domenica 1 Marzo ha visto la partecipazione di delegazioni dei movimenti per l’abitare provenienti da tante città del paese a testimoniare la pervasività e il respiro che ha assunto questa rete. Gruppi di attivisti sono venuti, oltre che da Napoli, da Roma, Cosenza, Palermo, Bologna, Pisa, Torino, Firenze, Milano, Modena, Parma. Ne è scaturita una discussione inevitabilmente ampia, ma di cui è possibile rintracciare una serie di fili comuni.
Innanzitutto il bilancio di una fase complicata, caratterizzata nei mesi scorsi dall’ondata repressiva degli sfratti e degli sgomberi particolarmente aggressiva in alcune città come Milano, Roma, Firenze  sostenuta da autentiche campagne di stampa per delegittimare socialmente gli occupanti-casa, da teoremi giudiziari, arresti e restrizioni della libertà personale, mentre strumenti normativi come l’art. 3 e il famigerato art. 5 del “piano casa” intervenivano a incidere direttamente sull’esperienza sociale delle occupazioni e su tutti quei dispositivi di riappropriazione diretta che hanno rappresentato una pratica diffusa di resistenza e di risposta alle politiche di austerity e di precarizzazione.

mercoledì 18 febbraio 2015

Sventato tentativo di distacco da parte di #IREN! Non si toglie il gas in pieno inverno alle case occupate! #STOPDISTACCHI

Stamattina di buon ora (poco prima delle 8) alcuni loschi individui si sono avvicinati alle case occupate di Borgo Bosazza. Senza avvisare nessuno, senza alcun tipo di comunicazione hanno estratto alcuni strumenti di lavoro e si sono messi a fare un buco nel muro. 
Gli abitanti, sentito il trambusto, si sono precipitati in strada ed hanno capito cosa stava succedendo: gli stavano tagliando il tubo del gas! 
Subito sono arrivate decine di persone da ArtLab, lo studentato vicino, e dalle altre case occupate del quartiere. 
Ma come si fa a sopravvivere con bambini neonati, mentre ancora si sta sciogliendo la neve sulle strade, senza il gas per riscaldarsi, per cucinare, per avere l'acqua tiepida per lavarsi? Più volte gli abitanti hanno manifestato la loro volontà di aprire degli allacci regolari, per poter pagare le bollette. Non sono dei ladri, sono persone senza casa, che a causa della precarietà del loro lavoro hanno perso le case in cui vivevano! 
Se pagare un regolare affitto non è possibile, tramite la solidarietà il pagamento delle bollette sarebbe una spesa accessibile! 

sabato 31 gennaio 2015

#31G Giornata di mobilitazione nazionale per il Diritto alla Casa. Presidio itinerante nei mercati della città: il testo del volantino distribuito


E' sotto gli occhi di tutta la città la situazione drammatica che numerose famiglie e singoli stanno vivendo sulla propria pelle a causa dell'emergenza casa. Le cifre, già evidenziate a suo tempo dalla rete diritti in casa parlano chiaro:nel 2014 in provincia di Parma sono stati mandati in esecuzione 700 sfratti, quasi tutti per morosità e nel 2015 saranno ancora di più.

Da una parte infatti la crisi impedisce a moltissime persone di pagare regolarmente gli affitti dall'altra, come riconosce anche il comune, mancano alloggi e servizi in grado di assistere chi finisce per strada.

Per questo da anni chiediamo al Prefetto di bloccare le esecuzioni degli sfratti in modo da consentire alle famiglie di cercare una soluzione alternativa e al Comune di reperire alloggi per affrontare l’emergenza.

Ad aggravare la situazione è sopravvenuto anche un delirante intervento del governo Renzi che ha dato il via libera agli sfratti per finita locazione anche per le famiglie in difficoltà economica con soggetti deboli (disabili, minori, anziani) che fino al 2014 avevano beneficiato della sospensione delle esecuzioni. Tutto ciò contribuisce a rendere esplosiva l’emergenza casa.

venerdì 12 dicembre 2014

SCIOPERO VERO A PARMA! UNA BELLISSIMA GIORNATA DI LOTTA!!!


Una bellissima giornata di lotta ha attraversato #Parma oggi. Questa città è viva, e oggi lo ha dimostrato! Quattro sono state le ore di corteo selvaggio, dove sono state bloccate le principali arterie della città, compreso la tangenziale.
Imbrattata e sanzionata anche una sede del PD, il partito di questo governo di merda.
Purtroppo sappiamo ora che è stato sgomberata una nuova occupazione che era nata oggi a #Roma, ci stringiamo solidali ai fratelli e alle sorelle romane, chiediamo la liberazione di tutti i fermati. Sappiamo che a breve torneranno ad occupare, perchè tanto il problema della casa non si risolve con sgomberi o arresti, e la nostra volontà è più forte dei loro manganelli.
Non un passo indietro, e se indietreggiamo è solo per prendere una rincorsa maggiore!
#sciopero #scioperogenerale #scioperovero #StopSfratti #StopSgomberi

venerdì 7 novembre 2014

IREN: TAGLIAMO LE BOLLETTE

Oggi, giovedì 6 novembre, gli attivisti e le attiviste della Rete Diritti in Casa  si sono recati presso la sede di Iren dopo l’occupazione di tre settimane fa che ha portato all’ottenimento di un tavolo di trattativa con l’amministratore delegato di Iren, Andrea Viero e il dirigente comunale Sgarbi.
Le richieste che abbiamo riportato al tavolo riguardavano il blocco dei distacchi per tutto il periodo invernale (dal 15 novembre al 15 marzo) per tutti i nuclei con ISEE inferiore a 5000€ e l’applicazione di una franchigia basata sui consumi che sono stati calcolati usando le tabelle dell’autorità garante per l’energia elettrica, l’acqua e il gas.
Il risultato dell’incontro, come ci si aspettava, non è stato del tutto soddisfacente.
Quello che siamo riusciti ad ottenere è:
- Stop ai distacchi dell’acqua (verrà garantito il minimo indispensabile di acqua per poter vivere dignitosamente);
- Iren si impegna ad aprire uno sportello pomeridiano per ricevere, su appuntamento, i casi di morosità incolpevole segnalati e certificati dal comune e/o dalle associazioni ai quali verrà applicata, di fatto, una moratoria dei distacchi il cui onere graverà anche su Iren;
- Il debito accumulato durante la moratoria verrà spalmato in numerose rate in modo tale da non rendere il debito in onorabile;

Una sola grande opera casa e reddito per tutt*

Le realtà attive sul territorio nazionale nella resistenza agli sfratti e per il diritto all’abitare si sono riunite a Roma, l’1 e il 2 Novembre, per confrontarsi ancora sullo stato delle lotte e per darsi nuove indicazioni rispetto all’autunno.
Nuove realtà si sono affacciate alle assemblee portando con sè le proprie esperienze e specificità territoriali. “Abitare nella crisi” è diventato un appuntamento importante e largo che dopo l’anno di mobilitazione appena trascorso ha raggiunto nuove città, confermando il carattere riproducibile e concreto delle battaglie messe in campo.
Le battaglie di riappropriazione e di resistenza agli sfratti esprimono, all’interno dei territori, non solo il bisogno di casa ma la necessità di organizzarsi contro l’inasprimento delle condizioni di vita, mettendo in discussione l’esistente in tutte le sue forme e l’impoverimento delle nostre vite. I quartieri, le borgate hanno sempre più bisogno di punti di riferimento, di presidi liberati nei quali poter organizzare di battaglie che vanno direttamente e quotidianamente a rivendicare dignità. A partire da diritti primari come la casa, l’acqua, la luce ridotti ormai a beni da privatizzare.

mercoledì 1 ottobre 2014

Sorveglianza speciale ai compagni Torinesi, un ABBRACCIO solidale da Parma

Ci risiamo. A cinque anni dall’ultimo tentativo e a pochi mesi dagli arresti per l’operazione contro la lotta agli sfratti, il Questore di Torino Antonino Cufalo, per anni al fianco di Caselli a Palermo, ha richiesto quattro anni di sorveglianza speciale” per i redattori di //Macerie e storie di Torino// Paolo, Andrea e Fabio.
Qualcuno si ricorderà che già nel 2009, quando Maroni non sapeva che pesci pigliare, Andrea e Fabio erano stati per qualche mese “sorvegliati speciali”. Ora questa mossa questurina raggiunge i nostri mentre si trovano ancora in carcere, una mossa parallela e preventiva, per premunirsi nel caso in cui la Procura torinese dovesse farsi venire qualche scrupolo garantista (cosa di cui, lo diciamo en passant e senza stupore, sembra non esserci pericolo) o non riuscisse a tenerli ingabbiati a sufficienza.

Già perché la sorveglianza speciale è, nell’economia repressiva, una trovata da massimo guadagno e minimo sforzo. Può raggiungere soggetti incensurati, può essere applicata anche solo sulla base di sospetti e senza episodi specifici accertati in sede giudiziaria e colpisce quei soggetti “ritenuti pericolosi per la sicurezza e per la pubblica moralità”. Una categoria in costante aumento, che fa sì che questa misura sia stata, negli ultimi anni, ampiamente utilizzata. Chi si trovi colpito da una tale misura non dovrà destare sospetti sulla sua condotta, dovrà restare a casa da una certa ora della sera a una certa ora della mattina, si vedrà revocare passaporto e a volte anche la patente e non dovrà mai partecipare a riunioni di qualsiasi tipo, o assembramenti pubblici.

lunedì 29 settembre 2014

Gravissima aggressione della polizia a un militante del Movimento di Lotta per la Casa

Ieri l’altro sera, martedì 23 settembre, all’occupazione di via Baracca 18 era in corso una riunione del Movimento di lotta per la casa di Firenze. Terminata l’assemblea, un attivista del movimento, che tornava a casa all’occupazione dell’Hotel Concorde a bordo della sua macchina, è stato inseguito da un furgone bianco con a bordo alcune persone. Quando queste hanno esposto una sirena lampeggiante blu si è reso conto che si trattava di poliziotti in borghese, e ha subito accostato l’auto.
Gli agenti, senza fare discorsi, lo hanno prima ammanettato a terra e poi aggredito con calci e pugni.
Il compagno è stato poi portato in Questura, dove ha continuato a ricevere botte, pesanti minacce e umiliazioni di vario tipo.
“Occupate le case”, “rubate la luce”. Queste le uniche motivazioni del pestaggio date dagli agenti.
Secondo un copione ben conosciuto, il compagno è uscito dalla Questura con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

venerdì 1 agosto 2014

Assemblea nazionale di Abitare nella Crisi - 6 e 7 settembre - Spazio Antagonista Newroz, Pisa

E' passato quasi un anno da quel 19 ottobre che ha sancito l'emersione di una vasta gamma di soggetti sociali, protagonisti di differenti lotte contro le dinamiche di austerità e impoverimento.
La questione abitativa si è dimostrata baricentrale nel processo di ricomposizione di soggettività diverse, ampliando gli spazi di mobilitazione e producendo un avanzamento degli strati sociali subalterni; la lotta per il diritto alla casa è stata capace di mettere in moto energie e percorsi in tutta Italia, ponendo in essere relazioni virtuose tra le lotte nei territori, capaci di configurarsi come un ostacolo negli ingranaggi della rendita e dell'esproprio delle risorse.
Lo stesso Piano Casa si configura principalmente come un tentativo di ristrutturazione della governance nei confronti di un movimento sociale che è riuscito, certamente in modo ancora insufficiente, ad insinuarsi in alcune esplicite contraddizioni sistemiche. L'articolo 5 è senza dubbio un attacco diretto alla galassia delle occupazioni abitative, l'ossatura portante della lotta per la casa, teso a minarne l'agibilità e ad arginare il loro riprodursi nei territori; la lotta contro questo dispositivo diviene quindi centrale. Già in diverse città è stato possibile approfondire le contraddizioni tra le amministrazioni locali ed il governo riguardo alla questione delle residenze; questo è il nodo su cui continuare ad incalzare e confliggere, estendendo e moltiplicando le iniziative tese a rendere il Piano Casa definitivamente inapplicabile nei nostri territori.

giovedì 19 giugno 2014

REPORT DELL'ASSEMBLEA DI ABITARE NELLA CRISI DI DOMENICA SCORSA A MILANO

Domenica mattina si è svolta a Milano l’assemblea di Abitare nella Crisi, all’interno del 3 giorni di incontro fra le lotte per il diritto all’abitare e i territori resistenti in Europa e nel Mediterraneo, che abbiamo organizzato come rete.
3 giornate che hanno visto la messa in comune di esperienze, linguaggi, mobilitazioni, campagne contro gli sfratti, gli sgomberi, le privatizzazioni e per il diritto alla città che hanno saputo sviluppare connessioni e immaginare momenti comuni, come la settimana europea di mobilitazione per il diritto all’ abitare contro le politiche di austerity , dal 13 al 19 Ottobre, in cui costruire insieme azioni dislocate nei territori. Settimana che avrà come momento centrale sabato 18 ottobre, giornata nella quale in tante e diverse città d’Europa e non solo, si manifesterà con cortei e iniziative di  piazza in maniera coordinata. Madrid, Pamplona, Barcellona, Berlino, Amburgo, Parigi,  Atene, Posnam, Instanbul, solo per citare le delegazioni che dall’ estero si sono assunte la costruzione di queste iniziative.
Centrale nella discussione la necessità di continuare a mobilitarsi contro il PIANO CASA, assumendo e rilanciando a livello nazionale la campagna per l'abolizione del “Piano casa” e per la libertà di movimento partita da Roma, attraverso strumenti comunicativi comuni e mobilitazioni comuni.

lunedì 9 giugno 2014

La Polizia a Parma chiagne e fotte

Oggi eravamo come tanti giorni a difendere due nuclei sotto sfratto. Persone colpevoli di aver perso un lavoro, di non aver un reddito sufficiente a garantire la rendita dei soliti noti a Parma.
In via d’Azeglio l’ufficiale giudiziario si è presentato con la Polizia.  Polizia che, approfittando di un  presidio completamente composto da migranti, non ha perso l’occasione di fare la voce grossa, di minacciare, di impaurire, di strattonare e di malmenare chi era solidale con la persona. I nostri eroi in divisa non si sono fatti problemi, nonostante la presenza di invalidi e minori. “Parassita” era il termine con cui questi ‘’professionisti’’ si rivolgevano agli attivisti, fra un “ti svito la testa” e un “vi butto tutti giù dalla finestra”. Arroganti come al solito con i più deboli non hanno invece proferito parola nei confronti del proprietario che più volte ha assunto comportamenti penalmente rilevanti.
Il presidio trovatosi impreparato di fronte ad una tale manifestazione di ignoranza e cattiveria ha reagito comunque in maniera determinata e orgogliosa sapendo rimanere al proprio posto, disobbedendo ad ordini illegittimi e rivendicando il proprio diritto a sapere quello che stava succedendo, per dare sostegno a questa persona.
I rambo hanno abbassato la cresta e i toni.

martedì 3 giugno 2014

SABATO 7 GIUGNO INCONTRO PROIEZIONE CENA E SERATA IN CANTONIERA!


DALLA SPAGNA ALL'ITALIA PASSANDO PER IL CHILE: GLI STESSI BISOGNI E LE STESSE LOTTE: CASA E DIGNITA' PER TUTTI

H. 17:30 DIBATTITO CON HUGO ATMAN, compagno di Madrid attivista del movimento di lotta per la casa e dei bancos de alimentos. Interverrà anche un compagno del cs cantiere che spiegherà la situazione in America Latina fra riappropriazione diretta e "sviluppo" diseguale e insostenibile

H. 19:00 PROIEZIONE DI "6m2" di michele cristofoletti che sara' presente e fara' un introduzione al film/documentario .
Sei metri quadrati. Tanto basta al Comune di Madrid per togliere alla famiglia Gracia la proprieta' della casa in cui vivono. Padre, madre, due figlie e le loro relative famiglie che lottano da 10 anni per vedersi riconosciuto il diritto di poter vivere nella casa in cui sono cresciuti. Una storia di lotta sociale per poter riscattare la propria dignita', ripresa nel momento di piu' alta tensione con l'amministrazione di Madrid quando, nell'agosto 2013, la polizia era pronta a far sgomberare e a permettere la demolizione dell'edificio.Protagonisti di quest'emozionante documentario, che tocca uno dei nervi scoperti della Spagna ancora in lotta con la crisi economica, non solo la coraggiosa famiglia Gracia, ma tutta una rete popolare di appoggio che ha coinvolto centinaia di persone che credono nella giustizia sociale e combattono contro la corruzione ogni giorno, in maniera pacifica ma tenace.

H. 21:00 CENA METICCIA con tutti i sapori del Mediterraneo e parole libere con gli ospiti della serata.

H. 23:00 SERATA TRASH benefit lotta per la casa DJ BUFO VS DJ LUZZO

Daje forte!

venerdì 30 maggio 2014

#STOPDISTACCHI Azione diretta contro i distacchi delle utenze



Ieri giovedì 29 maggio militanti della Rete Diritti in Casa insieme a diverse famiglie che hanno subito il distacco delle utenze sono ritornati negli uffici di Iren in Strada Santa Margherita come già fecero lo scorso 29 novembre.
L'intervento della Rete si è reso necessario perchè sempre più famiglie segnalano distacchi allo sportello per il diritto all'abitare di Via Mantova.
Il presidio presso Iren questa volta non ha subito lo stesso trattamento del mese di novembre quando i presenti furono tutti portati in questura per identificazione: le famiglie parmigiane e migranti presenti sono state ricevute dagli uffici ed hanno ottenuto il riallaccio e definito un piano di rientro. Il presidio ha anche raccolto molti consensi tra le persone che erano presenti agli sportelli di Iren per problematiche simili a quelle delle famiglie già distaccate. Rimangono aperte moltissime criticità: il protocollo tra Iren e Comune di Parma per la gestione del sostegno al pagamento delle utenze trascura troppe situazioni meritevoli di supporto e il costo risulta essere tutto a carico della collettività mentre ad Iren rimangono i ricavi.
Naturalmente la battaglia continua

Rete Diritti in Casa

Segue volantino distribuito durante l’azione: