L’intero governo è al lavoro sul decreto
legge “sblocca Italia” che dovrebbe essere varato nel Consiglio dei
ministri del 29 agosto. I ministeri più impegnati sono quelli delle
Infrastrutture e dello Sviluppo economico (remember 12 aprile?).
All’orizzonte semplificazioni burocratiche nell’edilizia privata,
accelerazione nell’uso dei fondi Ue, piani di edilizia sostenibile ed
efficienza energetica, incentivi ai privati per finanziare
infrastrutture. L’idea è quella di mettere ulteriormente mano alla legge
obiettivo (443/2001), una legge che secondo il viceministro Nencini va
profondamente riformata per far ripartire grandi e piccole opere, nonché
favorire la pianificazione di nuova edilizia residenziale, anche con la
formula dell’housing sociale. Intendono ripartire da zero per affermare
la necessità di nuovo cemento e di nuove infrastrutture. Per le opere
si parla dell’alta velocità Brescia-Padova, della ferrovia Napoli-Bari e
dell’autostrada tirrenica. Insieme a queste andranno finanziate le
metropolitane di Torino, Milano, Roma, Napoli e forse poche altre città.
Visualizzazione post con etichetta bpm. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bpm. Mostra tutti i post
mercoledì 17 settembre 2014
venerdì 13 giugno 2014
LA BIODIVERSITÀ DEL CONFLITTO
Una situazione questa in continua evoluzione. La rottura profonda
immaginata nell'espressione del conflitto contro un modello di
sviluppo criminale, corrotto e non riformabile, ha sedimentato
lentamente il virus e l'anticorpo necessari. Una danza di resistenza
e tutela di diritti primari non comprimibili, che si è deciso di
fronteggiare violentemente proprio per la sua capacità aggregativa
dentro strati sociali colpiti duramente dalla crisi.
In parole povere, l'interessante combinazione sociale che
quotidianamente ha proseguito, in forme indipendenti, a generare
mobilitazioni e presìdi di contropotere attraverso pratiche di
riappropriazione e contrattazione autonoma con le controparti, non
consente la sopraffazione definitiva progettata da provvedimenti che
rendono strutturale la precarietà di vita, da accettare volenti o
nolenti.
Iscriviti a:
Post (Atom)