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venerdì 25 maggio 2018

ancora minacce dai fascisti

Un  fascista appartenente al Fronte Veneto Skinhead di Piacenza ci ha scritto domenica scorsa , sul pagina facebook della Casa Cantoniera, che si trovava a Salsomaggiore con  altri "camerati, facendo attenzione a indicare un attivista di Art Lab per  nome , ci sfidava affermando, testuali parole,  che ”la politica senza feriti non è niente”
Fin qui non abbiamo fatto molto caso a questa “sfida” a duello, ma facendo una piccola ricerca sul web ci siamo accorti della pericolosità di questo individuo.
Manuel Foletti , l’uomo che ha scritto il messaggio è un volto molto noto negli ambienti neri.
Era tra i tredici skinhead identificati dalla polizia lo scorso dicembre  per l’irruzione nella sede dell’associazione Como Senza Frontiere ,interrompendo  la riunione  dell’associazione ed è stato  condannato per tentato omicidio e lesioni gravi perché nel 2009, a Piacenza, aveva accoltellato due giovani di sinistra. Una condanna definitiva a sei anni.Questi sono i figuri che vanno in giro a far presidi per la sicurezza? Se il fascismo sta mostrando il suo vero volto, vedi le continue intimidazioni, minacce, aggressioni, come il recente attentato dinamitardo ad un centro profughi di Aviano, è perchè per troppo  tempo il FASCISMO, non è una ripetizione, vogliamo ribadirlo, è stato sottovalutato e lasciato agire indisturbato in  nome di una  non  ben chiara libertà d’espressione; ecco come si esprimono e come si sono sempre espressi i fascisti...la vera sicurezza sono  la solidarietà e l’equità sociale, bande nere e squadracce tornino pure nella cloaca della storia da cui son stati lasciati uscire con  troppa leggerezza

Art Lab, Casa Cantoniera Autogestita

domenica 18 giugno 2017

viva la casa cantoniera di via mantova,viviamola e difendiamola

       





ieri per le vie di Parma si è svolto un corteo,vivo,colorato,deciso e comunicativo,tante persone che nonostante il caldo han voluto gridare il loro no alla fine dell'esperienza della casa cantoniera di via mantova che dopo il 31 dicembre 2017 rischia di esser venduta ,la Provincia,infatti deve far cassa e questo basta ad accettare la perdita di 14 anni di cultura,politica,lotta sociale,arte,infatti nella casa cantoniera han sede lo sportello della rete diritti in casa,il mercatino,la ciclofficina popolare,oltre varie assemblee e attività politiche e culturali ed è anche l'abitazione per quattro famiglie.

Qual'è la priorità far cassa o che venga mantenuto un presidio antirazzista e antifascista sul territorio?far cassa o inclusione sociale?far cassa o avere un luogo di aggregazione attiva ?

le persone scese per le strade della città ieri non han dubbi,la casa cantoniera non può e non deve essere eliminata ma riconosciuta e tutelata.

martedì 12 gennaio 2016

Borgo Bosazza in Festa!sabato 16 gennaio








Dopo le minacce di sgombero e il distacco della luce delle palazzine occupate di Borgo Bosazza , le polemiche sul degrado in quartiere il mal operato dei vigili urbanie la rimozione del muro della gentilezza , Rete Diritti in Casa e ArtLab occupato organizzano una giornata di festa e di discussione su cio che accade in quartiere e in città .

dalle ore :
12 Pranzo sociale

15/30 Assemblea pubblica - FARE RETE: conflitti urbani e mutualismo sociale per costruire spazi di agibilità

A seguire musica e vinbrulè.

Per tutto il pomeriggio saranno presenti con i loro banchi i produttori della Mercatiniera.
Live painting.

Documento dell'assemblea :
FARE RETE: conflitti urbani e mutualismo sociale per costruire spazi di agibilità

Nonostante l’apparente piatto clima di pace sociale volutamente sostenuto da mass media che danno risalto solo agli eventi di cronaca incentivando la diffusione della paura, in italia e nel mondo il conflitto sociale esiste e resiste, in nuove forme, dinamiche e con nuovi soggetti.

sabato 9 gennaio 2016

comunicato S.I. Cobas sulla Bormioli Rocco di Fidenza

come rete diritti in casa ieri come sempre saremo a fianco dei lavoratori in lotta,davanti alle case degli sfrattati così come davanti ai cancelli delle fabbriche con gli sfruttati.

ecco il comunicato del S.I. cobas sui fatti accaduti alla Bormioli Rocco di Fidenza:

Il "braccio di ferro vertenziale" é stato innescato dal solito cambio appalto, con cui la committenza (in questo caso la Bormioli) ha inteso stroncare le rivendicazioni operaia in marcia da più di un anno.
In particolare i padroni stanno cercando di imporre attraverso un accordo stipulato dal consorzio CAL (nuovo fornitore) con la CGIL (che possiede una rappresentanza ampiamente minoritaria all'interno dello stabilimento fidentino) la perdita di un livello, dell'anzianità maturata, il diritto alla malattia e, nei fatti, una riduzione dell'organico.

sabato 25 aprile 2015

Da Parma a Kobane passando per il Mediterraneo

Oggi, 25 aprile 2015, abbiamo deciso, scendendo nelle strade con uno striscione che rappresenta quello stesso Oltretorrente che già nel ’22 si ribellò e respinse il fascismo, di ridare senso alla solita parata istituzionale per la ricorrenza della Liberazione.
Abbiamo attualizzato e internazionalizzato il concetto di resistenza, dedicando la giornata ai compagni e alle compagne kurde e a tutte le persone che hanno perso la vita mentre attraversavano il Mediterraneo in cerca di una vita degna, deviando dal percorso ufficiale e compiendo un atto di resistenza, liberando uno spazio tolto all’uso pubblico dall’ennesima azione speculativa di questa città.
Lo spezzone ha deciso di non condividere la piazza con gli stessi rappresentanti di quella dittatura economica, che differisce da quella fascista solo per il livello di ipocrisia, e che attraverso normative come il jobs act, la buona scuola, il piano casa, sancisce l’intoccabilità dei privilegi di pochi, ottenuta con la distruzione dei diritti e dei bisogni basilari dei più.

sabato 7 febbraio 2015

Sala piena all'assemblea contro lo sgombero di Artlab!

Sala straripante per l'assemblea contro lo sgombero di ArtLab! Oltre 150 persone al primo appuntamento pubblico per organizzare la resistenza contro i progetti speculativi dell'universitá. Il quartiere oltretorrente forte delle sue numerose occupazioni risponde alla grande alla chiamata di solidarietá dell'occupazione sociale e abitativa universitaria di borgo Tanzi.
#StopSgomberi #TaketheCity #SvegliaRettore #Parma

giovedì 5 febbraio 2015

Art Lab non si svende! Assemblea pubblica sabato 7 febbraio

Art Lab è socialità, emancipazione, partecipazione attiva, solidarietà. 

Giorno 7 febbraio, assemblea pubblica per discutere le sorti di ArtLab, del quartiere Oltretorrente e del resto della città.

La storia di Art Lab comincia il 6 maggio 2011 in Bg.o Tanzi 26, uno stabile del 1600, abbandonato da decenni e dimenticato dall’Università che ne è proprietaria, diventa il progetto di riqualificazione e ristrutturazione dal basso che, in 4 anni di vita si trasforma in polo di numerose attività culturali, progetti rivolti al quartiere e a diverse realtà sociali.
Art Lab oltre che una vera e propria casa per molti studenti e precari, è il luogo dell’ organizzazione per chi sceglie di affrontare collettivamente la crisi e la precarietà, affrontando le difficoltà individuali, attraverso le pratiche di solidarietà e di mutuo aiuto.
In un momento di profonda disuguaglianza sociale, in cui le forme di povertà dilagano, e con esse le conseguenti manifestazioni di disagio sociale (dispersione scolastica, aumento degli homeless e degli occupati che non riescono ad arrivare alla fine del mese), crediamo

mercoledì 5 novembre 2014

È ARRIVATO L'INVERNO ED È CAMBIATA L'ARIA


 E' arrivato l'inverno e sono cambiati aria e clima. Fa freddo. Ed è per questo che a Parma sabato 18 Ottobre 14 nuclei di Tunisini, Camerunensi, Nigeriani, Marocchini e Ucraini hanno deciso di prendersi una nuova casa. Due palazzi sono stati occupati, o meglio liberati dalla speculazione, la stessa che non risparmia le nostre vite, al punto da negarci la felicità, la famiglia, la salute, l'acqua, la vita. I proprietari (una nota famiglia di palazzinari) posseggono infatti diversi stabili perlopiù concentrati nella zona dell'oltretorrente e sono uno dei principali attori nel grande gioco del Monopoli cittadino.
Grazie alla concentrazione di proprietà (insieme a pochi altri soggetti) possono permettersi di influire di gran lunga sui prezzi degli affitti, lasciando interi palazzi vuoti per restringere l'offerta, aumentando la scarsità del bene-casa e quindi aumentando i prezzi: lasciare palazzi vuoti e abbandonati è una delle regole fondamentali di questo gioco.