Si tratta di persone
colpite dalla crisi con perdita del lavoro e che hanno quindi subito lo
sfratto senza che nessuno li aiutasse a trovare una sistemazione
alternativa accettabile.
Alcune di queste persone
hanno subito ben tre sgomberi di polizia, prima in Via Cagliari, poi in
Via Zarotto 80 poi l’ex ufficio stranieri della questura in Borgo
Riccio.
Questi sgomberi hanno
aggravato il problema abitativo in città: ormai il comune si trova ad
avere tutte le strutture di accoglienza (dormitori, case d’accoglienza
ecc) strapiene, mentre le case popolari sono da sempre in numero
insufficiente per far fronte al bisogno. Cosa dovrebbero fare i senza
casa? Rassegnarsi a dormire in auto, sotto i ponti, sui treni fermi in
stazione o in sala d’aspetto? In case abbandonate e fatiscenti oppure in
sovraffollamento con minialloggi che sarebbero troppo piccoli per una
famiglia e ne ospitano invece due?
Questa è la situazione
in cui si trovano a Parma in prossimità del Natale 2016 centinaia di
persone, italiane o provenienti da altri paesi.