sabato 9 gennaio 2016

comunicato S.I. Cobas sulla Bormioli Rocco di Fidenza

come rete diritti in casa ieri come sempre saremo a fianco dei lavoratori in lotta,davanti alle case degli sfrattati così come davanti ai cancelli delle fabbriche con gli sfruttati.

ecco il comunicato del S.I. cobas sui fatti accaduti alla Bormioli Rocco di Fidenza:

Il "braccio di ferro vertenziale" é stato innescato dal solito cambio appalto, con cui la committenza (in questo caso la Bormioli) ha inteso stroncare le rivendicazioni operaia in marcia da più di un anno.
In particolare i padroni stanno cercando di imporre attraverso un accordo stipulato dal consorzio CAL (nuovo fornitore) con la CGIL (che possiede una rappresentanza ampiamente minoritaria all'interno dello stabilimento fidentino) la perdita di un livello, dell'anzianità maturata, il diritto alla malattia e, nei fatti, una riduzione dell'organico.


L'adesione alla politica reazionaria (con matrice chiaramente di centro-sinistra, in questo caso) produce 15 crumiri sui 60 operai in organico, mentre la maggioranza operaia si schiera davanti ai cancelli e trascorre lì le cosiddette "vacanze natalizie", bloccando il magazzino

Questa mattina, dopo il naufragio della mediazione tentata dalla prefettura di Parma di ieri notte, è quindi entrata in azione la  celere parmense, apertamente guidata dall'obiettivo politico di imporre le condizioni al ribasso volute dai padroni.
Dopo tre ore di democratico fronteggiamento le milizie dello stato sono così entrate in azione con l'obiettivo di sgominare la resistenza degli scioperanti in picchetto.

Mentre scriviamo 30 militanti (fra operai in lotta e forze solidali provenienti da Parma, Piacenza e Bologna) sono in fase di trasferimento presso la quesura di Parma.
La prima risposta immediata è stata quella di chiamare ad un presidio sotto la prefettura parmense, in via della Repubblica, pretendendo il rilascio immediato delle persone fermate e, conseguentemente, la riapertura della trattativa sindacale finalizzata a garantire il mantenimento delle condizioni economiche e normative precedenti il cambio appalto, di cui fanno parte gli accordi sindacali che demandavano al 2016 la risoluzione di una serie di controversie ancora aperte e che, in questo modo, si cerca di seppellire.

La battaglia continuerà quindi nei prossimi giorni con il coinvolgimento attivo di tutti i reparti dell'organizzazione, con l'obbiettivo esplicito di rilanciare la medesima piattaforma di lotta in altri magazzini dove la stessa committenza (Bormioli), e lo stesso fornitore (CAL), praticano lo stesso tentativo di contenere le
legittime rivendicazioni operaie

S.I.COBAS

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