I
DIRITTI SI CONQUISTANO LOTTANDO UNITI CONTRO
PADRONI,
SPECULATORI E IL LORO GOVERNO
NO AL
PIANO CASA E AL JOB ACT
I
fascisti di casapound, incapaci di portare avanti qualsiasi tipo di
mobilitazione e isolati da tutti, tentano di entrare nell’arena
politica con un’operazione meschina . Davanti a un’emergenza
abitativa devastante, causata sia dall’avidità del mercato
lasciato libero (con la legge 431/98) di speculare su un’esigenza
primaria come la casa sia dalla completa inconsistenza delle
politiche abitative pubbliche, non trovano di meglio che addossare ai
migranti la colpa della mancanza di alloggi a canone sociale.
Non ci
meravigliamo certo di questa presa di posizione: i fascisti come i
loro degni compari della lega nord, ben si guardano dall’attaccare
gli speculatori che si trovano in abbondanti schiere tra i loro
seguaci.
E’ più
facile dare la colpa ai migranti, creando una chiara discriminazione
su base razziale, in modo da lasciar liberi gli immobiliaristi, i
rentier, i padroncini di fare i loro sporchi affari.
Fascisti
e lega nord non pensano neanche lontanamente di attaccare il Governo
Renzi su due provvedimenti gravissimi in discussione in questi giorni
alle camere: il piano casa e il job Act.
Con il
piano casa, elaborato dal ministro ciellino Lupi, gli interessi degli
speculatori, dei proprietari di casa e dei costruttori sono
abbondantemente sostenuti tramite sgravi fiscali, vendita del
patrimonio immobiliare pubblico, sviluppo dell’housing sociale a
prezzi inaccessibili per precari e nuclei monoreddito, edificati in
deroga agli strumenti urbanistici. Nessuna risposta per chi è sotto
sfratto, nessuna nuova risorsa per case popolari mentre l’utilizzo
dei fondi già disponibili e inutilizzati da anni sarà definito
entro 10 (!!!) mesi. Le briciole distribuite sotto forma di
contributi per l’affitto (100 milioni nel 2014 contro i 388 milioni
del 1998) sono in realtà soldi che finiranno direttamente nelle
tasche dei proprietari di casa.
Perché
un provvedimento del genere ha dovuto essere approvato d’urgenza
con un decreto legge?
A parole si dice che l’urgenza è motivata dalla necessità di affrontare il problema abitativo ma gli strumenti messi in opera con questo finto piano non sono né risolutivi né immediati. In realtà al governo interessava approvare con la massima urgenza 2 articoli ricompresi dentro il piano casa: il primo riguarda l’Expo 2015 con il rilascio di 25 milioni di euro pubblici che andranno nelle tasche dei soliti noti e la deroga ai vincoli urbanistici per potere costruire ancora di più di quanto già abbondantemente previsto. Questa è una vera e propria marchetta a Lupi e ai suoi soci ciellini, che insieme ad affaristi di cooperative in area pd si stanno abbuffando con questa ennesima inutile grande opera. Il secondo articolo che il governo voleva evidentemente approvare con urgenza è l’art.5 del piano casa, quello che punisce duramente per via amministrativa gli abitanti delle case occupate negando la residenza e gli allacci alle utenze e la possibilità di inserirsi nelle graduatorie delle case popolari. Renzi non tollera chi intralcia l’operato della sua classe di riferimento e bastona i proletari che vogliono riprendersi valore d’uso a danno degli speculatori.
A parole si dice che l’urgenza è motivata dalla necessità di affrontare il problema abitativo ma gli strumenti messi in opera con questo finto piano non sono né risolutivi né immediati. In realtà al governo interessava approvare con la massima urgenza 2 articoli ricompresi dentro il piano casa: il primo riguarda l’Expo 2015 con il rilascio di 25 milioni di euro pubblici che andranno nelle tasche dei soliti noti e la deroga ai vincoli urbanistici per potere costruire ancora di più di quanto già abbondantemente previsto. Questa è una vera e propria marchetta a Lupi e ai suoi soci ciellini, che insieme ad affaristi di cooperative in area pd si stanno abbuffando con questa ennesima inutile grande opera. Il secondo articolo che il governo voleva evidentemente approvare con urgenza è l’art.5 del piano casa, quello che punisce duramente per via amministrativa gli abitanti delle case occupate negando la residenza e gli allacci alle utenze e la possibilità di inserirsi nelle graduatorie delle case popolari. Renzi non tollera chi intralcia l’operato della sua classe di riferimento e bastona i proletari che vogliono riprendersi valore d’uso a danno degli speculatori.
Naturalmente
i fascistelli non si oppongono nemmeno al job act del governo Renzi
con la diffusione a piene mani di precarietà soprattutto giovanile
con grande soddisfazione dell’imprenditoria italica che non chiede
altro che maggiori possibilità di ricatto e riduzione del costo del
lavoro.
Casapound
non si è mai opposta alla foga edificatoria delle giunte Ubaldi e
Vignali, capaci di spendere in 20 anni qualcosa come 1,5 miliardi di
euro in opere pubbliche gran parte delle quali completamente inutili
senza destinare nulla all’edilizia residenziale pubblica. I vari
progetti Casadesso-Parmabitare-Parma Social House infatti non sono
case popolari ma surrogati mal riusciti. Insomma Casapound lecca il
culo ai poteri forti e basa sul razzismo tutto il suo becero
attivismo politico.
A volerla dire tutta, i
migranti non sono per nulla agevolati nelle graduatorie delle case
popolari: la legge Bossi Fini prescrive che i migranti senza lavoro e
con un permesso di soggiorno di durata inferiore ai 2 anni siano
esclusi dall’assegnazione (questi 2 criteri non valgono per gli
italiani) ed inoltre i regolamenti comunali che definiscono i criteri
per le graduatorie premiano con punteggi più alti i residenti con
più anni di permanenza continuativa nello stesso comune, cosa che
penalizza i migranti sia perché le migrazioni in italia sono
iniziate da poco sia perché i migranti hanno una più alta mobilità
sul territorio nazionale o europeo, sempre alla ricerca di un lavoro
che è sempre più spesso precario e malpagato. Gli immigrati che
sono in graduatoria ci sono perché sono poveri e stanno pagando il
prezzo più alto della crisi in termini di licenziamenti e
conseguenti sfratti. Anche per questo i migranti sono spesso
all’avanguardia nelle lotte e un’alleanza strutturale dei
lavoratori, disoccupati, precari, studenti italiani con loro è
fondamentale per cambiare radicalmente questa società.
CONTRO OGNI
RAZZISMO, RIPRENDIAMOCI CASA REDDITO E DIGNITA’ CON LE LOTTE
RETE DIRITTI IN CASA
PARMA
SPORTELLO
DI LOTTA PER IL DIRITTO ALL’ABITARE TUTTI I MARTEDI DALLE 18.30
ALLE 21 PRESSO CASA CANTONIERA VIA MANTOVA 24 PARMA
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