venerdì 16 maggio 2014

Sabato 17 Maggio h.17 Largo 8 Marzo MANIFESTAZIONE PER IL DIRITTO ALLA CASA E CONTRO IL FASCISMO


I DIRITTI SI CONQUISTANO LOTTANDO UNITI CONTRO
PADRONI, SPECULATORI E IL LORO GOVERNO
NO AL PIANO CASA E AL JOB ACT

I fascisti di casapound, incapaci di portare avanti qualsiasi tipo di mobilitazione e isolati da tutti, tentano di entrare nell’arena politica con un’operazione meschina . Davanti a un’emergenza abitativa devastante, causata sia dall’avidità del mercato lasciato libero (con la legge 431/98) di speculare su un’esigenza primaria come la casa sia dalla completa inconsistenza delle politiche abitative pubbliche, non trovano di meglio che addossare ai migranti la colpa della mancanza di alloggi a canone sociale.
Non ci meravigliamo certo di questa presa di posizione: i fascisti come i loro degni compari della lega nord, ben si guardano dall’attaccare gli speculatori che si trovano in abbondanti schiere tra i loro seguaci.
E’ più facile dare la colpa ai migranti, creando una chiara discriminazione su base razziale, in modo da lasciar liberi gli immobiliaristi, i rentier, i padroncini di fare i loro sporchi affari.
Fascisti e lega nord non pensano neanche lontanamente di attaccare il Governo Renzi su due provvedimenti gravissimi in discussione in questi giorni alle camere: il piano casa e il job Act.
Con il piano casa, elaborato dal ministro ciellino Lupi, gli interessi degli speculatori, dei proprietari di casa e dei costruttori sono abbondantemente sostenuti tramite sgravi fiscali, vendita del patrimonio immobiliare pubblico, sviluppo dell’housing sociale a prezzi inaccessibili per precari e nuclei monoreddito, edificati in deroga agli strumenti urbanistici. Nessuna risposta per chi è sotto sfratto, nessuna nuova risorsa per case popolari mentre l’utilizzo dei fondi già disponibili e inutilizzati da anni sarà definito entro 10 (!!!) mesi. Le briciole distribuite sotto forma di contributi per l’affitto (100 milioni nel 2014 contro i 388 milioni del 1998) sono in realtà soldi che finiranno direttamente nelle tasche dei proprietari di casa.
Perché un provvedimento del genere ha dovuto essere approvato d’urgenza con un decreto legge?
A parole si dice che l’urgenza è motivata dalla necessità di affrontare il problema abitativo ma gli strumenti messi in opera con questo finto piano non sono né risolutivi né immediati. In realtà al governo interessava approvare con la massima urgenza 2 articoli ricompresi dentro il piano casa: il primo riguarda l’Expo 2015 con il rilascio di 25 milioni di euro pubblici che andranno nelle tasche dei soliti noti e la deroga ai vincoli urbanistici per potere costruire ancora di più di quanto già abbondantemente previsto. Questa è una vera e propria marchetta a Lupi e ai suoi soci ciellini, che insieme ad affaristi di cooperative in area pd si stanno abbuffando con questa ennesima inutile grande opera. Il secondo articolo che il governo voleva evidentemente approvare con urgenza è l’art.5 del piano casa, quello che punisce duramente per via amministrativa gli abitanti delle case occupate negando la residenza e gli allacci alle utenze e la possibilità di inserirsi nelle graduatorie delle case popolari. Renzi non tollera chi intralcia l’operato della sua classe di riferimento e bastona i proletari che vogliono riprendersi valore d’uso a danno degli speculatori.
Naturalmente i fascistelli non si oppongono nemmeno al job act del governo Renzi con la diffusione a piene mani di precarietà soprattutto giovanile con grande soddisfazione dell’imprenditoria italica che non chiede altro che maggiori possibilità di ricatto e riduzione del costo del lavoro.
Casapound non si è mai opposta alla foga edificatoria delle giunte Ubaldi e Vignali, capaci di spendere in 20 anni qualcosa come 1,5 miliardi di euro in opere pubbliche gran parte delle quali completamente inutili senza destinare nulla all’edilizia residenziale pubblica. I vari progetti Casadesso-Parmabitare-Parma Social House infatti non sono case popolari ma surrogati mal riusciti. Insomma Casapound lecca il culo ai poteri forti e basa sul razzismo tutto il suo becero attivismo politico.
A volerla dire tutta, i migranti non sono per nulla agevolati nelle graduatorie delle case popolari: la legge Bossi Fini prescrive che i migranti senza lavoro e con un permesso di soggiorno di durata inferiore ai 2 anni siano esclusi dall’assegnazione (questi 2 criteri non valgono per gli italiani) ed inoltre i regolamenti comunali che definiscono i criteri per le graduatorie premiano con punteggi più alti i residenti con più anni di permanenza continuativa nello stesso comune, cosa che penalizza i migranti sia perché le migrazioni in italia sono iniziate da poco sia perché i migranti hanno una più alta mobilità sul territorio nazionale o europeo, sempre alla ricerca di un lavoro che è sempre più spesso precario e malpagato. Gli immigrati che sono in graduatoria ci sono perché sono poveri e stanno pagando il prezzo più alto della crisi in termini di licenziamenti e conseguenti sfratti. Anche per questo i migranti sono spesso all’avanguardia nelle lotte e un’alleanza strutturale dei lavoratori, disoccupati, precari, studenti italiani con loro è fondamentale per cambiare radicalmente questa società.

CONTRO OGNI RAZZISMO, RIPRENDIAMOCI CASA REDDITO E DIGNITA’ CON LE LOTTE

RETE DIRITTI IN CASA PARMA

SPORTELLO DI LOTTA PER IL DIRITTO ALL’ABITARE TUTTI I MARTEDI DALLE 18.30 ALLE 21 PRESSO CASA CANTONIERA VIA MANTOVA 24 PARMA

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