Un'occupazione per ottenere un incontro con i veri proprietari dello stabile dove sorge ora SCuP, in via Nola 5 a Roma, zona San Giovanni, e anche per mettere in evidenza il processo di speculazione immobiliare di cui le cooperative sono protagoniste. Una speculazione che passa dalla scelta politica di svendita del patrimonio pubblico e determina l'aumento esponenziale dei profitti dei soliti noti.
All'interno è stata incontrata la dirigenza di UNIECO ed è stato ottenuto un incontro con il presidente della cooperativa per giovedì 15 maggio a Roma.
Una giornata che mette in chiaro la ricchezza degli spazi sociali in giro per l'Italia contro la bestia speculatrice che divora le nostre vite e cementifica le nostre città.
Di seguito il comunicato distribuito oggi:
UNIECO GIÙ LA MASCHERA!
Dalla storia del mutualismo al presente della speculazione
Dalla storia del mutualismo al presente della speculazione
In
tanti siamo partiti da Roma. Tanti siamo partiti dalle altre città
di Italia. Tanti siamo cittadini di Reggio Emilia.
Oggi
manifestiamo alla sede centrale di Unieco a Reggio Emilia, un colosso
della lega delle cooperative. Oggi
che la lega delle cooperative elegge il successore di Poletti, noi
denunciamo il tradimento dei valori del mutualismo, da parte del
mondo delle cooperative. Unieco
lo prova. Unieco
sbandiera la propria fedeltà ai valori della solidarietà e del
"fare insieme" e nel proprio sito dichiara di improntare i
propri comportamenti "
a criteri di responsabilità, sia dal punto di vista sociale, sia
etico, sia ambientale." (vedi www.unieco.it). Unieco
si fregia della propria storia, nata dall'idea di 15 muratori nel
1904.
Nella
realtà, Unieco contraddice la propria storia e i valori che
dichiara. La
vicenda dello stabile di Scup ne è la prova.
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Unieco
s.r.l è la vera proprietaria dello stabile di via Nola 5, stabile
originariamente del Ministero dei trasporti, che nel 2004 il Governo
Berlusconi ha privatizzato conferendolo in un fondo immobiliare, il
FIP. L'UNIECO
ha acquistato via Nola 5 dal fondo immobiliare, ad un terzo del suo
valore, tramite un prestanome, la società Immobiliare F&F,
società inattiva, senza dipendenti di proprietà di due anziani
signori.
Si
tratta di una mera operazione immobiliare speculativa, che
contraddice i valori a cui Unieco dice di ispirarsi. Si
tratta di una delle operazioni oscure e in contraddizione con i
valori del mutualismo che ha compiuto Unieco, come è descritto nel
dossier che abbiamo realizzato. Si pensi ai legami tra Unieco e
Maurizio Luraghi, condannato per associazione mafiosa i n quanto
legato alla ‘ndrina Barbaro-Papalia.
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A
via Nola 5 il 12 maggio 2012 è nata Scup (Sport e cultura popolare). Una
comunità di istruttori sportivi, operatori della cultura,
disoccupati, precari e cittadini del quartiere, ha recuperato lo
stabile di via Nola, realizzando un centro di sport e cultura
popolare che ospita una palestra, una biblioteca, un'aula studio, una
ludoteca con corsi per bambini, corsi di lingua e corsi di italiano
per stranieri, una web radio, spazi per seminari incontri e prove di
teatro, un'osteria e un mercato di produttori e artigiani.
Ci
chiamano bamboccioni o generazione perduta. Ma noi non ci rassegniamo
a sfuggire all'estero o a vivere di precarietà. Ricostruiamo
dal basso il welfare che non c'è più. Noi
riprendiamo quei valori della solidarietà e mutualismo che Unieco
dimentica. Siamo i veri eredi dei 15 muratori che nel 1904 avevano
un sogno. Anche noi abbiamo un sogno e combattiamo un imbroglio.
Domani
9 maggio Scup rischia lo sgombero e noi chiediamo di fermarlo!!
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Questa
iniziativa e anche un modo per segnalare il valore dei tanti spazi
sociali occupati che rappresentano una valida via di uscita dalla
crisi. Per questo ringraziamo le tante compagne e i compagni che ci
hanno supportato in questa denuncia.
SCuP, Sans Papiers, Lab Aq16, Làbas Occupato, Art Lab, Rete Diritti in Casa, Municipio dei Beni Comuni
SCuP, Sans Papiers, Lab Aq16, Làbas Occupato, Art Lab, Rete Diritti in Casa, Municipio dei Beni Comuni
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