Ieri
20 maggio eravamo tutte/i in piazza a Montecitorio, precarie e precari,
sfrattati e senzatetto, non c'erano solo 200 'attivisti' (che vuol dire
poi questa parola? c'è chi è sfrattato e chi è sfruttato, c'è chi lo è
stato ed è solidale) c'erano un milione di persone senza reddito, che
come possono non avere il problema della casa, c'erano milioni di
persone che non arrivano a fine mese e che se devono decidere di pagare
l'affitto o dare da mangiare ai figli preferiscono la seconda.
Vorrebbero farci credere che col 'piano casa' del governo andrà tutto a
posto, sarebbe fantastico! Cancellare decenni di speculazione edilizia,
tangenti, svendite di patrimonio pubblico, piani casa farlocchi e
truffaldini, con un geniale decreto firmato Lupi, il ministro di comunione e liberazione.
Sarebbe bello davvero
se fosse così facile, purtroppo non è così!
E Paolo ieri era in piazza a
Montecitorio a parlare di questo: che facciamo con chi sta già per
strada, ha perso tutto, con coloro a cui non resta che l'occupazione?
Paolo non è solo un militante, Paolo vive sulla sua pelle la precarietà
di alloggio e di lavoro, non cerca voti, non sta nelle piazze per farsi
fotografare, è uno di noi come gli altri, come nella nostra assemblea,
dove non ci sono capi, siamo tutti uguali, sullo stesso piano, con la
stessa importanza.
Paolo però per qualcuno è un simbolo, sicuramente è
un coraggioso portavoce delle istanze più scomode, come pretendere che non
stacchino le utenze nelle case occupate, articolo 'particolare' del
decreto approvato, lui su questo e su tutte le lotte per la casa ci
mette la faccia!
Al punto che ieri, come su uno schermo, digos e polizia
quella faccia l'hanno voluta oscurare, ce l'hanno voluta togliere dalla
vista, e riportare ai domiciliari assieme alle facce di altri compagni e
militanti che scendono in strada come noi ogni giorno.
Sono venuti a
prendere Paolo in Piazza, che vergogna! Coi caschi blu pronti a
reprimere la rabbia, il dolore e lo sdegno della folla! Pronti a
bloccare donne e uomini molto diversi tra loro ma accomunati dalla
difficoltà di vivere.
Ce l'hanno tolto perchè anche se ha delle
restrizioni continua a scendere in piazza. Non parliamo di quello che va
dai vecchietti per fare campagna elettorale. Non parliamone, perchè
quella di ieri non può essere intesa che come una provocazione, o peggio
un'intimidazione, un monito a chi insiste a credere che stando uniti
possiamo fare nuove regole, più giuste!
Libertà per Paolo, Luca e gli altri attivisti!
Non ci metterete agli arresti, la lotta non ha confine!
Casa reddito dignità e libertà per tutti
Rete Diritti in Casa Parma
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