Con
questo comunicato rispondiamo pubblicamente al Senatore Pagliari e
alla Deputata Maestri respingendo al mittente le accuse di
aggressione relative a quanto successo durante la manifestazione per
il diritto alla casa di sabato 17 maggio nel quartiere montanara.
Durante
il corteo un gruppo di manifestanti si è staccato dal resto dei
manifestazione e PACIFICAMENTE ha attaccato sulle vetrate della sede
PD del quartiere Montanara dei manifesti contro il piano casa ed il
governo Renzi.
Tanto
è bastato ai locali rappresentanti del Partito Democratico per
gridare all'aggressione arrivando a dichiarare: "la storia ci
insegna che quando succede questo, o siamo di fronte ad un potere
autoritario o di fronte a forze che non vogliono misurarsi nella
dialettica democratica".
Francamente
in 4 manifesti e 3 litri di colla fatichiamo a vedere un'aggressione
mossa da un potere autoritario, ci risulta molto più facile notare
l'aggressione che questo governo ha mosso contro chi ha dovuto
occupare una casa per garantirsi un'esistenza dignitosa.
Ci risulta molto più facile definire aggressione la morte sociale al quale l'articolo 5 condanna gli occupanti rifiutandogli la residenza escludendoli da qualunque graduatoria, privandoli di diritti essenziali come salute ed istruzione, in una parola: cancellandoli. Infatti in base a questo articolo a ch! i occupa verrà: tolto il tesserino sanitario e il medico di base, tolta la possibilità di ritirare la pensione (senza residenza in quale ufficio postale ti può arrivare?), tolto l'accesso ai servizi sociali e al pacco alimentare della caritas, tolta la possibilità di fare domanda per casa popolare, tolto il diritto di voto. Queste misure, estremamente deplorevoli perchè attaccano fortemente la dignità delle persone, vengono previste non per i mafiosi, non per coloro che depredano le città con nuovo cemento inutile, non per i corrotti, non per gli assassini in divisa, ma per chi oggi è "colpevole" di non riuscire a pagare un affitto e "dolosamente" decide di non vivere sotto un ponte.
Ci risulta molto più facile definire aggressione la morte sociale al quale l'articolo 5 condanna gli occupanti rifiutandogli la residenza escludendoli da qualunque graduatoria, privandoli di diritti essenziali come salute ed istruzione, in una parola: cancellandoli. Infatti in base a questo articolo a ch! i occupa verrà: tolto il tesserino sanitario e il medico di base, tolta la possibilità di ritirare la pensione (senza residenza in quale ufficio postale ti può arrivare?), tolto l'accesso ai servizi sociali e al pacco alimentare della caritas, tolta la possibilità di fare domanda per casa popolare, tolto il diritto di voto. Queste misure, estremamente deplorevoli perchè attaccano fortemente la dignità delle persone, vengono previste non per i mafiosi, non per coloro che depredano le città con nuovo cemento inutile, non per i corrotti, non per gli assassini in divisa, ma per chi oggi è "colpevole" di non riuscire a pagare un affitto e "dolosamente" decide di non vivere sotto un ponte.
In
secondo luogo non accettiamo lezioni di democrazia da parte di
esponenti del partito che si trova ad esprimere il presidente del
consiglio senza che questo sia stato eletto da nessuno( fatta
eccezione le primarie del pd) e che fanno parte di un esecutivo che,
come per il job act, ha fatto approvare il piano casa a colpi di
fiducia, pratica che per anni è stata demonizzata ma che,col passare
del tempo, è diventata Democratica. Il Parlamento è sostanzialmente
esautorato di ogni sua funzione, decide tutto il Governo e fra
decreti legge e fiducie alle Camere resta solo il ruolo di vidimare
le scelte prese da altri. Non accettiamo queste lezioncine di
democrazia anche perchè non sappiamo che peso(ammesso e non concesso
che siano state considerate) abbiano avuto, nel dibattito interno al
partito(ammesso e non concesso che ci sia stato), le critiche mosse
al piano casa dal Partito Democratico di Parma.
Alla
luce della costituzione è chiaro che in molti dovrebbero citarla
meno e leggerla di più, a tal proposito suggeriamo al Sen. Pagliari
e alla Dep. Maestri il comma 2 dell'articolo 42: La proprietà
privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i
modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne
la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti invitandoli
spiegarci quale funzione sociale possano avere immobili abbandonati
da anni.
In ultima analisi, restiamo perplessi su quanto affermato da Maestri e Pagliari in merito ai problemi che il piano ! casa dovrebbe risolvere. Certo risolve i problemi dei padroni di casa che si vedono ridotte ulteriormente le aliquote della cedolare secca, certo risolve i problemi di chi fruirà di quei 25 milioni di euro che il piano casa mette, inspiegabilmente, a disposizione dell'expo 2015 di Milano. Non capiamo come vendere le Case Popolari possa risolvere l'emergenza abitativa, ogni persona di buon senso penserebbe il contrario. Ma, tolto questo, facciamo fatica a vedere quali altri problemi risolva questo piano casa che non parla di aiuti ai soggetti in difficoltà e non rilancia un piano abitativo e di edilizia popolare che in italia da troppo tempo viene tenuto nel dimenticatoio e che negli ultimi anni ha raggiunto la massa critica.
In ultima analisi, restiamo perplessi su quanto affermato da Maestri e Pagliari in merito ai problemi che il piano ! casa dovrebbe risolvere. Certo risolve i problemi dei padroni di casa che si vedono ridotte ulteriormente le aliquote della cedolare secca, certo risolve i problemi di chi fruirà di quei 25 milioni di euro che il piano casa mette, inspiegabilmente, a disposizione dell'expo 2015 di Milano. Non capiamo come vendere le Case Popolari possa risolvere l'emergenza abitativa, ogni persona di buon senso penserebbe il contrario. Ma, tolto questo, facciamo fatica a vedere quali altri problemi risolva questo piano casa che non parla di aiuti ai soggetti in difficoltà e non rilancia un piano abitativo e di edilizia popolare che in italia da troppo tempo viene tenuto nel dimenticatoio e che negli ultimi anni ha raggiunto la massa critica.
P.S.
E mentre a Parma si inventano aggressioni perchè non hanno argomenti
con cui rispondere la questura di Roma indaga alcuni attivisti
(armati di fischetti e megafoni) perchè volevano contestare Renzi.
Chi è il pericoloso potere autoritario? Chi ci governa o i comitati
e collettivi che continuano a lottare senza farsi intimidire?
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