venerdì 19 settembre 2014

Massimo Pasquini: “Verso risposte concrete per chi vive con sfratto per morosità incolpevole”


Intervista a Massimo Pasquini, Segreteria Unione Inquilini Roma, dopo l’approvazione della mozione sulla morosità incolpevole.
Alla luce dei numeri drammatici presentatati quest’estate dal ministero sugli sfratti, la graduazione si presenta come un primo tentativo di arginare il dramma?
Un tentativo timido con al momento una dotazione finanziaria assolutamente insufficiente, ma un tentativo che va perseguito. Negli anni scorsi le iniziative dell’unione inquilini e di altri a Roma e nel resto d’Italia, penso ai picchetti antisfratto, alle manifestazioni, alle occupazioni, alle giornate “sfratti zero”, hanno contribuito a conquistare una normativa che con l’articolo 6 comma 5 della legge 124 del 2013 ha istituito un fondo destinato ad affrontare le morosità incolpevoli e ha disposto che i Comuni facciano l’accompagnamento sociale nel passaggio da casa a casa e l’elenco delle famiglie che hanno i requisiti per il riconoscimento della morosità incolpevole da inviare al prefetto che deve graduare gli sfratti. Poi il decreto attuativo 14 maggio 2014, pubblicato in gazzetta ufficiale il 14 luglio 2014, ha ripartito le risorse alle regioni e ha stabilito i requisiti in base ai quali è riconosciuta la morosità incolpevole.

Ci sono aspetti particolari da sottolineare in questo contesto?
Sì, diversi: 1) il contributo fino a 8000 euro non è destinato a sospendere lo sfratto quindi a tenere buono il proprietario, ma è finalizzato alla stipula di un nuovo contratto con il proprietario attuale o con altro, quindi non è e non deve essere un finanziamento per mantenere gli sfratti in essere ma per trasformarli in nuovi contratti; 2) gli sfratti che devono essere graduati non sono relativi solo a coloro che avranno il contributo o l’accompagnamento sociale da parte del comune, ma come dice l’articolo 6 del decreto attuativo devono essere graduati tutti gli sfratti di coloro che hanno i requisiti; 3) l’accompagnamento sociale da parte del comune non si risolve solo nel favorire un nuovo contratto con i proprietari ma anche nel passaggio da casa a casa in alloggi pubblici. Il dato di partenza deve essere l’elenco e la graduazione degli sfratti.
Ho letto che il fondo istituito per la morosità incolpevole non prevede bandi. Di fatto si tratta solo di presentare delle domande da parte delle famiglie in difficoltà e ogni comune stilerà una graduatoria da inviare ai prefetti?
No, non è una graduatoria. Si parla di elenco e non si parla di graduatoria, ma appare ovvio che quando saremo nella fase di graduazione degli sfratti si dovrà partire in particolare nei casi di passaggio da casa a casa in alloggi pubblici dalle situazioni di maggiore disagio. Non parlerei di bandi, né di graduatorie del resto non citate né dalla legge 124/2013 né dal decreto attuativo. Il Comune deve approntare un modulo (l’Unione Inquilini ne ha predisposto uno che ha messo a disposizione del Comune di Roma e delle famiglie interessate) e deve dare il massimo della pubblicità anche utilizzando i municipi.
Cosa accade dopo la presentazione dell’elenco ? Come subentra il passaggio da casa a casa? Sempre seguendo l’elenco? ? Chi avrà dunque il contributo o l’accompagnamento sociale? Dunque ci sono due fasi?
Sì, la prima è la predisposizione dell’elenco delle famiglie con i requisiti previsti dal decreto attuativo finalizzato alla graduazione degli sfratti da parte del prefetto e qui non c’è bisogno di dare un ordine all’elenco. Invece per l’accompagnamento sociale si dovrà tenere conto delle disponibilità del fondo nazionale ripartito dalla regione (salvo che questa non decida di stanziare ulteriori risorse), dei proprietari disponibili alla stipula di un nuovo contratto a canone agevolato ovvero sulla base dell’accordo locale stipulato dai sindacati inquilini con le associazioni dei proprietari; e nel caso di passaggio da casa a casa in case popolari delle condizioni soggettive delle famiglie se per esempio hanno già presentato domanda per una casa popolare.
Secondo le tempistiche il decreto attuativo dell’articolo 6 comma 5 della legge 124/2013, che istituisce il fondo nazionale, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale “solo nove mesi” dopo l’approvazione della citata legge di riferimento ,e “solo due mesi” dopo la datazione del decreto attuativo stesso. Il ritardo può aver provocato nuove situazioni di sfratto, dunque si può parlare di un peggioramento in corso sui numeri relativi alla morosità incolpevole?
Certamente sì, questi inammissibili ritardi nell’emanare il decreto attuativo e due mesi per pubblicarlo in gazzetta ufficiale hanno prodotto guasti sociali incalcolabili a partire dall’esecuzione di sfratti per morosità incolpevole che invece avrebbero avuto diritto alla graduazione e all’accompagnamento sociale è scandaloso e vergognoso il ritardo del Comune di Roma. Purtroppo anche dei comuni nel resto d’Italia salvo qualche rara eccezione nell’attivarsi e nel predisporre l’elenco delle famiglie. Ora speriamo che anche grazie alla mozione, proposta dall’unione inquilini e presentata in consiglio comunale dal Movimento 5 Stelle e firmata anche da Sel, approvata dal consiglio comunale la sera del 16 settembre 2014 il comune non perda tempo e si attivi immediatamente
A parte Pisa in cui è stato sospeso da luglio lo sfratto per morosità incolpevole, oggi qual è la situazione nel Lazio? Esistono situazioni particolari in altri comuni?
Da quanto ci è dato conoscere nel Lazio tra i comuni ad alta tensione abitativa solo il Comune di Civitavecchia ha emesso il 18 agosto scorso l’avviso pubblico per predisporre l’elenco per il resto siamo al deserto sociale e istituzionale. Uno scandalo l’incapacità dei comuni anche ad ottemperare a previsioni di legge. Oggi come oggi, di fatto, quasi tutti i comuni ad alta tensione abitativa del Lazio non hanno fatto nulla, ma gli sfratti si eseguono tutti i giorni.
Possiamo affermare che è uno dei rari casi in cui per il diritto alla casa si sta andando incontro a chi è davvero in difficoltà?
Con la nuova normativa si può dire che si è avviato un percorso che potrebbe portare a risposte concrete per coloro che vivono con sfratto per morosità incolpevole, ma siamo ancora all’anno zero se poi i comuni sono incapaci ad applicare la legge.
Veniamo al lato pratico. Una famiglia con morosità incolpevole chi si deve rivolgere per avere questi moduli? E può compilarli facilmente?
Intanto tutte le famiglie con morosità incolpevole devono fare una forte pressione nei confronti del comune e dei municipi affinché applichino la legge. Poi possono mettersi in contatto con l’Unione Inquilini di Roma che ha la sede centrale in via Cavour, 101 primo piano int. 4 o telefonare per una appuntamento, noi lo ripetiamo abbiamo predisposto un modulo di autocertificazione con i requisiti previsti dalla legge e lo stiamo utilizzando questo fino a quando il comune resterà desaparecido sull’applicazione della normativa.

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