Intervista
a Massimo Pasquini, Segreteria Unione Inquilini Roma, dopo
l’approvazione della mozione sulla morosità incolpevole.
Alla
luce dei numeri drammatici presentatati quest’estate dal ministero
sugli sfratti, la graduazione si presenta come un primo tentativo di
arginare il dramma?
Un tentativo timido con al momento una dotazione finanziaria assolutamente insufficiente, ma un tentativo che va perseguito. Negli anni scorsi le iniziative dell’unione inquilini e di altri a Roma e nel resto d’Italia, penso ai picchetti antisfratto, alle manifestazioni, alle occupazioni, alle giornate “sfratti zero”, hanno contribuito a conquistare una normativa che con l’articolo 6 comma 5 della legge 124 del 2013 ha istituito un fondo destinato ad affrontare le morosità incolpevoli e ha disposto che i Comuni facciano l’accompagnamento sociale nel passaggio da casa a casa e l’elenco delle famiglie che hanno i requisiti per il riconoscimento della morosità incolpevole da inviare al prefetto che deve graduare gli sfratti. Poi il decreto attuativo 14 maggio 2014, pubblicato in gazzetta ufficiale il 14 luglio 2014, ha ripartito le risorse alle regioni e ha stabilito i requisiti in base ai quali è riconosciuta la morosità incolpevole.
Un tentativo timido con al momento una dotazione finanziaria assolutamente insufficiente, ma un tentativo che va perseguito. Negli anni scorsi le iniziative dell’unione inquilini e di altri a Roma e nel resto d’Italia, penso ai picchetti antisfratto, alle manifestazioni, alle occupazioni, alle giornate “sfratti zero”, hanno contribuito a conquistare una normativa che con l’articolo 6 comma 5 della legge 124 del 2013 ha istituito un fondo destinato ad affrontare le morosità incolpevoli e ha disposto che i Comuni facciano l’accompagnamento sociale nel passaggio da casa a casa e l’elenco delle famiglie che hanno i requisiti per il riconoscimento della morosità incolpevole da inviare al prefetto che deve graduare gli sfratti. Poi il decreto attuativo 14 maggio 2014, pubblicato in gazzetta ufficiale il 14 luglio 2014, ha ripartito le risorse alle regioni e ha stabilito i requisiti in base ai quali è riconosciuta la morosità incolpevole.
Ci
sono aspetti particolari da sottolineare in questo contesto?
Sì,
diversi: 1) il contributo fino a 8000 euro non è destinato a
sospendere lo sfratto quindi a tenere buono il proprietario, ma è
finalizzato alla stipula di un nuovo contratto con il proprietario
attuale o con altro, quindi non è e non deve essere un finanziamento
per mantenere gli sfratti in essere ma per trasformarli in nuovi
contratti; 2) gli sfratti che devono essere graduati non sono
relativi solo a coloro che avranno il contributo o l’accompagnamento
sociale da parte del comune, ma come dice l’articolo 6 del decreto
attuativo devono essere graduati tutti gli sfratti di coloro che
hanno i requisiti; 3) l’accompagnamento sociale da parte del comune
non si risolve solo nel favorire un nuovo contratto con i proprietari
ma anche nel passaggio da casa a casa in alloggi pubblici. Il dato di
partenza deve essere l’elenco e la graduazione degli sfratti.
Ho
letto che il fondo istituito per la morosità incolpevole non prevede
bandi. Di fatto si tratta solo di presentare delle domande da parte
delle famiglie in difficoltà e ogni comune stilerà una graduatoria
da inviare ai prefetti?
No,
non è una graduatoria. Si parla di elenco e non si parla di
graduatoria, ma appare ovvio che quando saremo nella fase di
graduazione degli sfratti si dovrà partire in particolare nei casi
di passaggio da casa a casa in alloggi pubblici dalle situazioni di
maggiore disagio. Non parlerei di bandi, né di graduatorie del resto
non citate né dalla legge 124/2013 né dal decreto attuativo. Il
Comune deve approntare un modulo (l’Unione Inquilini ne ha
predisposto uno che ha messo a disposizione del Comune di Roma e
delle famiglie interessate) e deve dare il massimo della pubblicità
anche utilizzando i municipi.
Cosa
accade dopo la presentazione dell’elenco ? Come subentra il
passaggio da casa a casa? Sempre seguendo l’elenco? ? Chi avrà
dunque il contributo o l’accompagnamento sociale? Dunque ci sono
due fasi?
Sì,
la prima è la predisposizione dell’elenco delle famiglie con i
requisiti previsti dal decreto attuativo finalizzato alla graduazione
degli sfratti da parte del prefetto e qui non c’è bisogno di dare
un ordine all’elenco. Invece per l’accompagnamento sociale si
dovrà tenere conto delle disponibilità del fondo nazionale
ripartito dalla regione (salvo che questa non decida di stanziare
ulteriori risorse), dei proprietari disponibili alla stipula di un
nuovo contratto a canone agevolato ovvero sulla base dell’accordo
locale stipulato dai sindacati inquilini con le associazioni dei
proprietari; e nel caso di passaggio da casa a casa in case popolari
delle condizioni soggettive delle famiglie se per esempio hanno già
presentato domanda per una casa popolare.
Secondo
le tempistiche il decreto attuativo dell’articolo 6 comma 5 della
legge 124/2013, che istituisce il fondo nazionale, è stato
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale “solo nove mesi” dopo
l’approvazione della citata legge di riferimento ,e “solo due
mesi” dopo la datazione del decreto attuativo stesso. Il ritardo
può aver provocato nuove situazioni di sfratto, dunque si può
parlare di un peggioramento in corso sui numeri relativi alla
morosità incolpevole?
Certamente
sì, questi inammissibili ritardi nell’emanare il decreto attuativo
e due mesi per pubblicarlo in gazzetta ufficiale hanno prodotto
guasti sociali incalcolabili a partire dall’esecuzione di sfratti
per morosità incolpevole che invece avrebbero avuto diritto alla
graduazione e all’accompagnamento sociale è scandaloso e
vergognoso il ritardo del Comune di Roma. Purtroppo anche dei comuni
nel resto d’Italia salvo qualche rara eccezione nell’attivarsi e
nel predisporre l’elenco delle famiglie. Ora speriamo che anche
grazie alla mozione, proposta dall’unione inquilini e presentata in
consiglio comunale dal Movimento 5 Stelle e firmata anche da Sel,
approvata dal consiglio comunale la sera del 16 settembre 2014 il
comune non perda tempo e si attivi immediatamente
A
parte Pisa in cui è stato sospeso da luglio lo sfratto per morosità
incolpevole, oggi qual è la situazione nel Lazio? Esistono
situazioni particolari in altri comuni?
Da
quanto ci è dato conoscere nel Lazio tra i comuni ad alta tensione
abitativa solo il Comune di Civitavecchia ha emesso il 18 agosto
scorso l’avviso pubblico per predisporre l’elenco per il resto
siamo al deserto sociale e istituzionale. Uno scandalo l’incapacità
dei comuni anche ad ottemperare a previsioni di legge. Oggi come
oggi, di fatto, quasi tutti i comuni ad alta tensione abitativa del
Lazio non hanno fatto nulla, ma gli sfratti si eseguono tutti i
giorni.
Possiamo
affermare che è uno dei rari casi in cui per il diritto alla casa si
sta andando incontro a chi è davvero in difficoltà?
Con
la nuova normativa si può dire che si è avviato un percorso che
potrebbe portare a risposte concrete per coloro che vivono con
sfratto per morosità incolpevole, ma siamo ancora all’anno zero se
poi i comuni sono incapaci ad applicare la legge.
Veniamo
al lato pratico. Una famiglia con morosità incolpevole chi si deve
rivolgere per avere questi moduli? E può compilarli facilmente?
Intanto
tutte le famiglie con morosità incolpevole devono fare una forte
pressione nei confronti del comune e dei municipi affinché
applichino la legge. Poi possono mettersi in contatto con l’Unione
Inquilini di Roma che ha la sede centrale in via Cavour, 101 primo
piano int. 4 o telefonare per una appuntamento, noi lo ripetiamo
abbiamo predisposto un modulo di autocertificazione con i requisiti
previsti dalla legge e lo stiamo utilizzando questo fino a quando il
comune resterà desaparecido sull’applicazione della normativa.
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