Oggi sabato 29 Marzo 2014
sei nuclei famigliari supportati dalla Rete Diritti in Casa hanno
liberato uno stabile che giaceva da ormai 10 anni in stato di
abbandono.
Questi nuclei, con anche
alcuni minori, hanno deciso di determinare le proprie vite e il
proprio futuro nel senso della dignità, mettendo in essere una
pratica giusta e necessaria, ancorché illegale. Non è giusto che
tante famiglie, dopo anni e anni di lavoro in Italia e contributi
versati, si trovino smembrate nei dormitori o impossibilitate a
vivere una esistenza tranquilla e serena perché sottoposte alle
regole rigide degli ostelli. La perdita del lavoro non è una colpa,
così come non lo è non potersi più permettere di pagare un
affitto. La mancanza di reddito è una fatalità che colpisce sempre
più famiglie, circa settecento a Parma, che dopo aver perso il
lavoro ed aver esaurito i risparmi perdono anche la casa.
Le case popolari non sono
abbastanza, non esiste un piano serio per l'emergenza abitativa e
piuttosto che mettere in campo misure serie ed efficaci per
combattere le povertà si preferisce investire i soldi di tutti noi
in grandi opere inutili e costose (come il treno ad alta velocità
tra Torino e Lione) o in armamenti (come i nuovi cacciabombardieri e
sottomarini che il governo vuole comprare).
Tutto questo è ingiusto e
indegno. E a questa ingiustizia possiamo sollevarci ogni giorno
autorganizzando lotte dal basso per riprenderci quanto negato dal
mercato e dalle istituzioni.
Di fronte all'immobilismo di
un sistema di potere che affida ai privati la soluzione di un bisogno
sociale assoluto come il diritto all'abitare (si veda il nuovo “Piano
casa” del governo Renzi), rispondiamo che per risolvere il problema
bisogna invece rilanciare l'uso sociale della proprietà, come
prevede pure la nostra Costituzione, attaccando i privati che
lasciano marcire gli immobili per tenere i prezzi degli affitti alti,
speculatori che vivono sul lavoro altrui.
E' ora di dire basta a tutto
questo, e anche oggi è stato dimostrato come organizzandosi contro
gli interessi della rendita possiamo garantirci l'accesso ai diritti
naturali e basilari.
L'occupazione di oggi si
inserisce in un contesto più ampio di una settimana di mobilitazioni
cittadine e nazionali, che ha visto nascere nella nostra città un
nuovo spazio di Resistenza, l'aula Tsunami occupata nel chiostro di
Filosofia e Lettere, a testimonianza che gli spazi di sollevazione
quotidiana si moltiplicano ad un ritmo esponenziale.
Renzi stai sereno, le
occupazioni continuano e continueranno, il movimento non si ferma e
procede convinto nelle lotte e nella solidarietà quotidiana.
Ci vediamo tutti a Roma il
12 Aprile!
Gli occupanti di via
Cagliari 38
La Rete Diritti in Casa
appello urgente a tutte le compagne e i compagni,nella nuova occupazione a scopo abitativo di via cagliari 38 c'è bisogno di tutto,mobili,letti,arredi,frigo,cucine ecc,chiunque abbia qualcosa a disposizione lo porti o ci contatti per il trasporto è estremamente importante,inoltre ieri c'è stato un tentativo,fortunatamente fallito,di sgombero ,stiamo all'occhio e teniamoci pronti ad intervenire.
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