sabato 28 novembre 2009

Nasce la SRU, Società di Riappropriazione Urbana

Sottraiamo spazi alla rendita!


Alle 8 di questa mattina, una sessantina di attivisti hanno occupato un'ex area industriale, composta da 2 capannoni e da una serie di appartamenti sviluppati su 2 piani. Fin dal primo momento gli occupanti si sono trovati dinanzi una struttura completamente abbandonata, lasciata in uno stato di totale degrado, con porte aperte e vetri rotti. Lo stabile, che prima ospitava uno scatolificio, oggi, dopo circa 5 anni di abbandono, è tornato a vivere.

Ma per l'amministrazione e i suoi progetti di riqualificazione urbana, tutta l'area che ospita l'ex fabbrica, dovrebbe essere abbattuta per consegnare agli abitanti del quartiere nuovi appartamenti di Edilizia Residenziale Sociale, a prezzi elevatissimi. L'operazione portata avanti dalle istuzioni mira ad innescare un meccanismo di speculazione edilizia che porterà a vantaggi solo per le imprese costruttrici.

Per opporsi a questo, la Rete diritti in casa, insieme a studenti universitari e migranti che si stabiliranno negli appartamenti, con l'appoggio di altre realtà cittadine, ha deciso di riappropriarsi dello spazio per restituirlo al quartiere, tornando a far vivere quelle mura e sperimentando nuove forme di welfare in comune.

Alle 10.30 si è svolta la prima conferenza stampa in cui si sono illustrati dettagliatamente anche i progetti, che si svilupperanno a partire da oggi.

Leggi il dossier con i progetti

Leggi il comunicato stampa

Leggi la prima rassegna stampa on line

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