NO ALLA VENDITA DELLA EX CASERMA DI LANGHIRANO
Presidio davanti alla Provincia di Parma Mercoledì 3 marzo ore 11
La crisi economica colpisce tantissime persone e per chi non è proprietario della casa dove vive e ha perso il lavoro o ha subito pesanti cadute di salario, si prospetta insolvenza nel pagamento degli affitti e dei ratei del mutuo.
E’ passato un anno da quando le chiusure conseguenti alla pandemia hanno cominciato a compromettere l’equilibrio economico delle famiglie ma non è stato ancora attivato nessun intervento per prevenire la drammatica emergenza abitativa che la crisi economica legata al virus andrà inevitabilmente ad aggravare.
Il tutto sarà clamorosamente evidente dopo il 30 giugno 2021, momento in cui terminerà il blocco degli sfratti e la crisi abitativa comincerà a manifestarsi in pieno.
L’indifferenza delle istituzioni rispetto alla emergenza abitativa è talmente profonda che tra Parma e provincia in piena emergenza Covid non solo non si è provveduto ad adottare provvedimenti d’urgenza per tamponare in qualche modo il problema, ma si sta addirittura provvedendo a chiudere strutture abitative destinate ai più poveri. Dopo il caso della chiusura del centro di accoglienza di Borgo del Naviglio adesso è il momento della ex Caserma di Langhirano.
Otto (8) appartamenti a canone sociale (un po’ più basso del mercato), alcuni dei quali di grandi dimensioni, che hanno ospitato per decenni persone e famiglie in difficoltà economica. Una struttura che viene chiusa innanzitutto perché il Sindaco del paese, Bricoli, non si è interessato al suo mantenimento pur avendo la possibilità di prolungare la concessione con la Provincia per il suo utilizzo. La Provincia di Parma, proprietaria dell’immobile, dall’altra parte vuole vendere l’immobile per fare cassa dopo essere stata svuotata di fondi e funzioni in seguito alla disgraziata riforma Delrio.
Di fronte all’evidente assurdità della chiusura della struttura, il Comune e la Provincia si rimpallano le responsabilità mentre sarebbe ora che le responsabilità se le prendessero.
La Provincia, pur non avendo più funzioni in materia di sociale, ha comunque funzioni di coordinamento tra gli enti. Se il Comune di Langhirano ritiene di non avere bisogno di 8 alloggi pubblici, (pur con una graduatoria fresca di stampa con 60 nuclei aventi diritto e senza prospettive di assegnazione) la cosa potrebbe interessare agli altri comuni del Distretto.
Si deve coinvolgere nella questione anche la Regione che negli anni ’90 finanziò i progetti per il recupero di edifici come quello di Langhirano a fini abitativi.
Si deve fare di tutto per recuperare nuovi alloggi per le persone in difficoltà economica e, naturalmente, non perdere nemmeno uno degli alloggi esistenti.
RETE DIRITTI IN CASA PARMA
Sportello per il diritto all’abitare contro sfratti sgomberi e distacchi tutti i martedì dalle 18 presso Casa Cantoniera Via Mantova 24 Parma
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