concentramento e le camere a gas” “Zio torna”.
Questo è il contenuto dell’ignobile post pubblicato su Facebook da
Giovanni Di Maggio, fino a pochi giorni fa responsabile del dipartimento
economia della Lega Nord Parma.
Fatto che non ci stupisce: la Lega e i suoi membri, a Parma come in
tutta Italia non sono certo nuovi a simili vergognose provocazioni.
Ma è vero anche che, soprattutto sotto elezioni, un simile intervento
può rivelarsi un boomerang, quindi meglio prendere le distanze: non ci
stupisce quindi neanchè il maldestro comunicato di dissociazione firmato
dal segretario cittadino Campari e da quello provinciale Occhi.
Sulla Gazzetta del 5 aprile si legge che “la Lega non è un partito di
estrema destra “, “non condividiamo l’ideologia nazifascista”, “le
nostre richieste rimangono sempre all’interno della legalità”, “chi
pensa che la Lega sia il posto adatto per imbracciare un fucile, vada
pure da un’altra parte”: con c’è che dire una bella coda di paglia, un
saggio d’alto livello di trasformismo e di equilibrismo politico.
Ma come?
Difficile credere che Occhi si sia già dimenticato della manifestazione
flop del febbraio 2015 a Roma in cui la Lega ha sfilato a fianco dei
“fascisti del terzo millennio” di CasaPound e dove i loro leader,
Salvini e Di Stefano, hanno parlato dallo stesso palco.
Così smemorato da aver rimosso gli applausi riservati all’ingresso in
piazza Ghiaia dei camerati di CasaPound Parma al comizio di Salvini
dell’ottobre 2015 e i numerosi banchetti fianco a fianco in via Mazzini.
Non sono un partito di estrema destra ma .. “se affonda un barcone sono
contento” perché “se la sono voluti loro” come affermava il leghista
trentino Erminio Boso qualche anno.
Non condividono il nazifascismo ma .. pubblicano foto su FB in cui
l’allora ministro per l’integrazione Cecile Kyenge, veniva paragonata
ad una scimmia, come ha fatto il consigliere regionale parmigiano della
Lega Nord Fabio Rainieri (condannato per questo a un anno e tre mesi
per diffamazione con l’aggravante della discriminazione razziale).
La Lega rispetta la legalità, la Lega non è un partito per fanatici ma..
come non ricordare Borghezio che disinfesta i vagoni dei treni o quando
nel 2000 mise in pratica lo slogan “bruciare i campi rom”, impresa per
cui venne condannato a più di 2 anni insieme ad altri 7 camice verdi?
Non c’è che dire Occhi è davvero un campione di arrampicata sugli
specchi..
Un talento già messo in mostra nell’aprile 2016, quando proprio Campari,
intervenendo rispetto all’inaugurazione della nuova sede di CasaPound,
in una nota equiparava i partigiani ai nazifascisti: Occhi era stato
costretto quindi a chiedere scusa “siamo antifascisti, ci riconosciamo
nei valori della Resistenza”..
Un goffo tentativo di mostrare una presentabilità di facciata smentita
però dalla sua sostanza razzista e xenofoba, dalla propaganda allarmista
sui temi della sicurezza e dell’immigrazione: un partito che alimenta un
sentimento identitario basato sulla paura e l’avversione nei confronti
di facili capri espiatori.
La Lega ha istituzionalizzato il razzismo, rendendo dicibile ciò che
prima era indicibile, oltre ad aver mostratoin diverse circostanze
tendenze totalitarie nell’uso e nella gestione del potere (dal sole
delle Alpi al posto dei simboli statali nella scuola di Adro alle ronde
organizzate dagli sceriffi del Carroccio: padroni a casa nostra): “un
veleno quotidiano” di cui si nutre una parte non esigua di popolazione.
Da sempre alimentano intolleranza e discriminazione, predicando
conservazione della razza, guerre di civiltà e pulizie etniche: motivi
cari proprie alle destre estreme di tutta Europa, con cui non ha mai
disdegnato amicizie e alleanze.
Non ci stupisce affatto quindi che simili folli e demenziali
affermazioni provengano proprio da questa pericolosa gentaglia, da
questi putridi ambienti, che, come abbiamo sempre fatto, continuiamo e
continueremo a denunciare pubblicamente per quello che realmente sono..
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