mercoledì 8 giugno 2016

Conferenza stampa -presidio venerdì 10 Giugno ore 17 in via Bengasi a Parma

LE CASE SONO FATTE PER ESSERE ABITATE
La   recente   protesta   degli abitanti della zona  intorno   a   Via   Bengasi   che   lamentano   lo   stato   diabbandono di una grande palazzina privata abbandonata dai proprietari, ci consente di aggiungerealcune considerazioni più generali alle giuste rimostranze fatte dai vicini di casa.La palazzina in oggetto era stata oggetto di ben 2 occupazioni da parte di senza casa: la primaoccupazione del 2008 fu opera di un gruppo di rifugiati che non trovavano spazio nei progetti diaccoglienza. La seconda fu un’occupazione del 2010 da parte di alcune famiglie e alcuni single chevenne appoggiata dalla Rete Diritti in Casa. In entrambe i casi i proprietari ottennero l’interventodella polizia per far sgomberare l’edificio, giustificando l’urgenza dell’intervento con il fatto che lacasa doveva essere ristrutturata per essere venduta. Oggi a distanza di 8 anni dal primo sgombero e a 4 e mezzo dal secondo la casa rimane abbandonata, fatiscente, pericolante, invasa da topi, con una ricaduta negativa su tutto il quartiere in termini di pericolo, condizioni igieniche, degrado, con costi sociali che ricadono su tutto il vicinato.
La proprietà, che era stata tutelata dalla magistratura e dallapolizia a discapito del diritto all’abitare di chi aveva occupato perché mosso da necessità e da realebisogno, trionfa oggi come diritto  assoluto di  chi arrogantemente pretende di lasciare l’edificiovuoto per anni anche se crea disagio e pericolo a chi vive nelle vicinanze.Via Bengasi non è l’unico esempio: Via Casa Bianca 64, ex Cinema lux, borgo Bosazza 6 e 22, ViaCagliari 30, ex Sovescio in via Bixio, Ex Scuola di Marore, Bunker di Via Pellico. Tutti esempi diedifici la cui   proprietà,  tutta  nelle   mani di grandi  proprietari   immobiliari, è  stata tutelata dallamagistratura   con   sgomberi   a   spese   di   famiglie   e   singoli   in   difficoltà   economica,   poveri   chevolevano affermare che le loro esigenze vitali venivano prima di ipotetici interessi speculativi diproprietari che per di più sono anche incapaci di gestire le proprie abbondanti proprietà.Questa palese ingiustizia rischia inoltre di essere riprodotta nell’edificio di Via Zarotto, occupata da8 famiglie e 4 gruppi di single dopo essere rimasta vuota per circa 15 anni. Anche in questo casauna famiglia multiproprietaria di tanti altri immobili  pretende lo sgombero per l’affermazione di unvuoto diritto di proprietà che si pretende superiore al diritto all’esistenza di quasi 40 esseri umani.Questo orientamento dei poteri dello stato in soccorso agli interessi economici di categorie già forti,segna purtroppo una fase in cui una massa sempre più ampia della popolazione sta cadendo nellemaglie della povertà e in cui le politiche pubbliche a sostegno del sociale sono sempre più deboli edinadeguate. Allo stesso modo in politica economica si affondano i colpi a discapito delle classisubalterne   con   precarizzazione   (jobs   act   docet),   privatizzazioni,   sottrazione   continua   di   dirittiacquisiti, sfruttamento intensivo, incentivazione/legalizzazione del lavoro nero.Nel   mentre   diventa   sempre   più   evidente   che   la   soluzione   delle   questioni   sociali   passaobbligatoriamente da una redistribuzione della ricchezza, le classi al potere si rinchiudono in modosempre più stretto intorno alla difesa dei propri privilegi e per accaparrarsi più quote di ricchezza. Per affrontare con serietà la questione abitativa occorre la requisizione dello sfitto: le case ci sonogià   per   tutti.   Se   le   requisizioni   no   le   fanno   le   istituzioni,   le   fanno   coloro   che   hanno   bisognodell’alloggio. Una casa abitata è comunque meglio di una casa abbandonata, in tutti i sensi. Questa difesa a oltranza della proprietà porta ad effetti nefasti, con costi sociali insostenibili.

Rete Diritti in CasaSportello di lotta per il diritto all’abitare tutti i martedì dalle 18.30 alle 21 presso casa CantonieraVia Mantova 24 Parma



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