venerdì 23 gennaio 2015

Nuova occupazione a Milano!

Il mondo è nostro.
In questi mesi abbiamo attraversato Milano portando il nostro contributo in alcune lotte e conoscendo molti compagni di strada, dagli scioperi dei facchini della logistica, alla resistenza agli sgomberi, ai cortei studenteschi. Abbiamo imparato a vivere in modo diverso questi luoghi trasformandoli secondo le esigenze che emergevano durante questi percorsi.
E’ evidente, soprattutto in questo momento di crisi, quanto siano ormai diffuse pratiche di illegalità nella metropoli che attraversiamo tutti i giorni e di come queste siano frutto di una disperazione sempre crescente di chi non può più permettersi di pagare un affitto, di fare la spesa, di viaggiare pagando il biglietto.
La vergogna, il timore e l’isolamento che spesso accompagnano questi gesti possono essere superati elaborando una posizione collettiva che rivendica la riappropriazione diretta come condizione di esistenza all’interno della metropoli.
In questo modo pratiche del genere possono diventare rivoluzionarie. Soprattutto nella Milano di Expo, sempre più città vetrina inaccessibile a chi realmente la abita.
In questo contesto sentiamo l’esigenza di un luogo, dove poterci organizzare per allargare queste crepe, aprirne di nuove e avere la capacità di farle convergere su un piano d’incontro: unica possibilità per evitare che siano riassorbite.
Insomma basta sognare la rivoluzione,  organizziamoci affinché questa sia possibile e partiamo dai territori che viviamo tutti i giorni per liberare la nostra vita dai dispositivi d’isolamento e controllo ai quali è necessario subordinarsi affinché “accada tutto ciò che deve accadere”.
Vogliamo organizzarci per trovare nuovi modi di attraversare e vivere la città, sperimentando pratiche di riappropriazione diretta dei nostri bisogni, liberandoci dalla continua e inevitabile mediazione del denaro. Organizziamoci insieme anche per liberarci dalla morsa opprimente del lavoro che non solo toglie tempo alla vita ma anche alla possibilità di lottare.
L’occupazione di un luogo dove vivere risponde anche a questa esigenza;  non solo avere un tetto sotto il quale abitare, ma il bisogno di sperimentare la possibilità di vivere il comunismo qui ed ora. Nessuno ne conosce la formula, nessuno ne può prevedere l’evoluzione e nessuno ne conosce la vetta: possiamo solo immaginarlo e sperimentarlo insieme, trovare ogni giorno nuovi sentieri per salire più in alto.
Quindi abbandoniamo le ideologie, le formule preconfezionate e ogni logica identitaria. Incontriamoci in questa scalata.
Non è più interessante limitarsi ad occupare uno squat semplicemente per vivere insieme, e neanche un centro sociale per chiuderci dentro quattro mura e offrire forme di divertimento alternativo.
“Vivere in comune senza una strategia offensiva è come imprigionarsi in un ghetto dorato, avere una strategia politica senza la vita in comune è mera politica classica”
Vogliamo essere ovunque, per mettere in ginocchio la metropoli. E allora perché occupare uno spazio? Semplicemente per poterci incontrare, riconoscerci nella complicità, organizzarci insieme e poi diffonderci per non essere più identificabili.
TUTTO e OVUNQUE
VIVERE IL COMUNISMO ORA!
SABATO:   h 15,30 Corteo a Saronno contro la sorveglianza speciale, p.zza S. Francesco (stazione)
h 13,00 appuntamento in Stazione Centrale per andare insieme al corteo Antifascista di Cremona
DOMENICA:    giornata aperta di lavori dalle 10.00
assemblea aperta di presentazione e aperitivo dalle 20.30

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