Oggi 4 aprile 2014 si
è manifestata una pesante azione repressiva congiunta da parte di prefettura e
Comune di Parma a difesa degli interessi
degli immobiliaristi e contro il movimento di lotta per la casa.
Simultaneamente, , sono stati notificati agli abitanti della casa occupata di
Piazzale Bernieri (ex Lux) e dello Spazio Popolare Autogestito (SPA) Sovescio
di Via Bixio/Borgo San Giuseppe, dei
provvedimenti amministrativi di diniego
della concessione della residenza anagrafica e le ordinanze di sgombero dei due
edifici. I cinque nuclei che abitano il
palazzo di piazzale Bernieri e gli otto nuclei che abitano allo Spa Sovescio,
per un totale di 37 persone di cui 5 bambini, avevano strappato il diritto di
ottenere la residenza nelle case da loro abitate grazie alla mobilitazione
messa in atto nei mesi passati. Il riconoscimento della residenza, tra l’altro
diritto spettante anche a chi abita nelle case occupate in base ai principi
costituzionali come confermato da diverse sentenze passate in giudicato, è
stato invece negato in base ad una odiosa norma contenuta nell’art. 5 nel
decreto legge per il Piano Casa
approvato dal governo Renzi e
diventato efficace dal 29 marzo 2014.
Parma diventa così la prima città in Italia ad applicare pedissequamente
un provvedimento destinato a cadere per manifesta incostituzionalità al primo
ricorso innanzi alla corte costituzionale, in quanto con il venir meno della
concessione della residenza vengono a cadere dei diritti fondamentali non solo per la
costituzione ma anche per la stessa sopravvivenza dei cittadini: senza
residenza non si può accedere alla medicina di base, ai servizi sociali,
decadono i diritti politici come il diritto al voto , si compromette il diritto
allo studio ecc.
Gravissimo il fatto che ad applicare con cotanta prontezza un provvedimento che traspira arroganza ed autoritarismo da tutti i pori sia un’amministrazione il cui partito guida a livello nazionale cioè il Movimento 5 stelle, si contrappone almeno a parole al governo Renzi, che a livello locale (Roma, Ancona) appoggia le occupazioni a scopo abitativo e che a Parma ha vinto le elezioni presentandosi come il movimento che si oppone ai poteri forti della città e che avrebbe combattuto la speculazione.
Gravissimo il fatto che ad applicare con cotanta prontezza un provvedimento che traspira arroganza ed autoritarismo da tutti i pori sia un’amministrazione il cui partito guida a livello nazionale cioè il Movimento 5 stelle, si contrappone almeno a parole al governo Renzi, che a livello locale (Roma, Ancona) appoggia le occupazioni a scopo abitativo e che a Parma ha vinto le elezioni presentandosi come il movimento che si oppone ai poteri forti della città e che avrebbe combattuto la speculazione.
Ma non finisce qui!!! Anzi, ancora più grave, il sindaco
Pizzarotti ha emesso 2 ordinanze, contingibili ed urgenti, di sgombero dei due
palazzi, evidentemente scritta a tavolino con i proprietari degli immobili e
col prefetto, motivati a suo dire dalla pericolosità dei due edifici. Se si vanno
a leggere le perizie poste a giustificazione
della decisione ne scopriamo però la completa inconsistenza: la perizia per il Palazzo di Piazzale Bernieri
è stata fatta dalla stessa proprietà dell’edificio, la Pimapo Film Srl
(sicuramente super partes) mentre quella per il Sovescio, risalente al 2012, è
prontamente smentita da un’altra perizia rilasciata dopo l’occupazione e dopo i
lavori di ristrutturazione fatti dagli attuali abitanti, perizia della quale il
Sindaco non ha tenuto minimamente conto.
La Pimapo Film Srl, società sulla quale la Rete diritti in casa sta
elaborando un ricco dossier per corpose
operazioni di speculazione immobiliare legate alle grandi multisale
cinematografiche di Parma, si è fatta rilasciare una perizia nella quale gli
elementi di pericolosità dello stabile
sono veramente insignificanti, del tipo “ impianto antincendio non
attivo” (come se negli appartamenti fosse obbligatorio), oppure rileva
situazioni di pericolo per la vicinanza al cinema, struttura alla quale gli
abitanti non hanno assolutamente accesso. Il fatto che il Sindaco abbia accolto
una istanza del genere la dice lunga su quella che è la reale finalità di tutti
i provvedimenti emessi: con questi atti si vuole colpire il movimento di lotta
per la casa a Parma e si vuole difendere a tutti i costi la volontà speculativa
dei grandi e ricchi proprietari immobiliari, seguendo le direttive nazionali,
evidentemente trasmesse al prefetto, di
difendere gli interessi della rendita speculativa ad ogni costo, sottraendola
alle rivendicazioni di chi a una casa oggi non può accedere e contrastando un
movimento nazionale che comincia a far paura. Il tutto in linea con il piano
casa del governo Renzi, tutto incentrato sul sostegno alla rendita e al
contrasto alle occupazioni di casa. Il
sindaco Pizzarotti si mette per l’ennesima volta in contraddizione con quello
che predica: da un lato insieme all’assessore Rossi annuncia che i servizi sociali di Parma non
sono più in grado di affrontare l’emergenza casa, gli sfratti, i distacchi
delle utenze. Dall’altro non fa nulla per scalfire, seppur minimamente, gli
interessi speculativi che hanno determinato l’attuale situazione, anzi pur di
difendere gli interessi dei proprietari immobiliari, anzi dei grandi
proprietari immobiliari, non esita ad aggravare ancor di più la situazione
perché se effettivamente venissero sgomberate le circa 180 persone che
attualmente a Parma vivono nelle case occupate, la situazione a Parma sarebbe
non grave ma catastrofica.
A noi non rimane che constatare il fallimento totale di un sistema che per
risolvere la questione abitativa si affida totalmente al mercato. D’altra parte
sarà impossibile per lor signori frenare l’istinto di sopravvivenza e la
ricerca di una vita dignitosa da parte di coloro che dal mercato (del lavoro e
della casa) vengono esclusi ed emarginati e che per normali esigenze di vita si
devono per forza schierare contro il mercato e contro la rendita speculativa,
resistendo agli sfratti e ai distacchi, ricorrendo alle occupazioni e sviluppando un movimento
di lotta che sta crescendo ovunque e che meschini provvedimenti come quelli di
oggi non potranno certo fermare.
04.04.2014
RETE DIRITTI IN CASA
SPAZIO POPOLARE AUTOGESTITO SOVESCIO
Nessun commento:
Posta un commento