SENZA UN TETTO NON PUO’ ESSERCI UNA VITA FELICE
OGNI ANNO E’ SEMPRE
PEGGIO: seguiamo da venti anni la questione abitativa e non
possiamo che rilevare che la crisi degli alloggi non è mai stata
così grave. All’aumento degli affitti causato dalla
liberalizzazione delle locazioni e alla penuria assoluta di case
popolari (in Italia sono meno del 4% del totale, siamo gli ultimi in
Europa) si aggiunge ora la massiccia sottrazione dal mercato di
alloggi in locazione di lunga durata per destinarli all’affitto
turistico tramite le piattaforme digitali come AirBnB.
A Parma questo calo
dell’offerta di alloggi per chi deve avere una casa dove vivere è
particolarmente pesante a causa delle prospettive speculative offerte
da Parma Capitale della Cultura 2020.
PARMA 2020:CHI CI
GUADAGNA E CHI CI PERDE: a guadagnarci sono i soliti, gli
speculatori, sempre più spesso costituiti da imprese immobiliari che
fiutano il business dell’affitto turistico e, approfittando di una
legge urbanistica regionale veramente vergognosa, intraprendono
processi di rigenerazione urbana che fanno prefigurare centri storici
tipo bomboniera per ricchi borghesi e per turisti. E’ la
gentrificazione, baby!
A perderci sono gli
abitanti che non hanno alloggi in proprietà, i poveri italiani o
stranieri che siano, ma anche gli studenti, cacciati dal centro
cittadino sempre più verso le periferie e verso un hinterland sempre
più lontano. A perderci sono coloro che non riescono più a trovare
casa in affitto, anche se hanno uno stipendio fisso, perché i
proprietari preferiscono affittare ai turisti per brevi periodi a
prezzi molto alti, facendo alzare conseguentemente il prezzo generale
dei pochi alloggi rimasti in locazione. Nel frattempo si sfrattano
gli abitanti per lasciare spazio ai visitatori temporanei.
MANCA DEL TUTTO
L’INTERVENTO PUBBLICO PER LIMITARE I DANNI: a livello statale
si ignora completamente l’emergenza abitativa e si fa invece di
tutto per alimentare la rendita e l’investimento speculativo, non
vengono mai toccati gli interessi di chi sul mattone ci ha sempre
guadagnato. Un miliardo e 700 milioni di € di fondi Gescal
prelevati in passato dalle tasche dei lavoratori per l’edilizia
pubblica rimangono inutilizzati nelle pieghe del bilancio con il
rischio di venire destinati altrove. In tutta Italia milioni di
alloggi ed edifici pubblici e privati sono inutilizzati e governanti,
prefetti, sindaci ben si guardano dal ricorrere alla requisizione per
dare un tetto a chi non ce l’ha.
A Parma oltre al danno la
beffa: la costruzione di 44 alloggi popolari, tra i pochissimi
progettati dal 2000 in avanti, viene bloccata dalla magistratura per
presunti vizi di forma negli appalti. Così mentre i privati sono
praticamente liberi di fare quello che vogliono (basta avere la
grana) anche in base alla legge urbanistica regionale 24/2017
(Bonaccini docet), l’unico intervento ERP un po’ consistente in
città viene bloccato senza prospettiva di poter ripartire perché
grazie al sequestro dei cantieri si è perso anche il finanziamento.
VUOI TOCCARE CON MANO
IL PROBLEMA? Vieni allo sportello della Rete Diritti in Casa.
Troverai un’umanità che tutti vorrebbero nascosta ed isolata, in
preda alla disperazione e che invece cerca di darsi la dignità che
le spetta, organizzandosi e lottando per vivere oltre che per
sopravvivere. Troverai persone che dormono in auto o che cercano
ospitalità passando da un amico all’altro, troverai bambini che
vorrebbero vivere come i loro compagni di classe ma che fuori dalla
scuola non sanno dove andare. C’è anche chi per garantire un tetto
alla propria famiglia apre di nascosto qualcuna delle 8.500 case
lasciate vuote in città. C’è chi si coordina per resistere a uno
sfratto, chi ospita l’amica che esce dal dormitorio alla mattina
alle 8 e può rientrare solo alle sera alle 20, chi vive in casa
occupata con il movimento di lotta e si organizza per resistere agli
sgomberi o per sistemare l’alloggio in modo dignitoso. Qui si parla
anche di lavoro sempre più sfruttato o addirittura non pagato, di
razzismo quotidiano e della piaga della lotta tra poveri.
CHE FARE? pensiamo
che solo unendosi in una lotta decisa e di lunga durata si possano
ottenere dei cambiamenti seri, strappando a chi ha tanto per far sì
che chi sta sotto possa fare una vita più dignitosa. Gli scioperi e
i blocchi come quelli a cui stiamo assistendo in Francia sono un buon
segnale verso la direzione in cui si deve andare per cominciare a
cambiare le cose.
BLOCCO DEGLI SFRATTI E
DEI PIGNORAMENTI,
REQUISIZIONE DEGLI
ALLOGGI SFITTI DEI GRANDI PROPRIETARI E DELLE BANCHE PER FARNE CASE
POPOLARI, TASSARE IN MODO SERIO AIRBNB.
I DIRITTI SI
CONQUISTANO CON LA LOTTA. CASA E REDDITO PER TUTTI
RETE
DIRITTI IN CASA SPORTELLO PER IL DIRITTO ALL’ABITARE TUTTI I
MARTEDì DALLE 18.30
CASA
CANTONIERA VIA MANTOVA 24 PARMA
dirittincasa.blogspot.com
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