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giovedì 19 dicembre 2019

sabato 21 dicembre ore 10 presidio a parma davanti alla prefettura per il diritto alla casa



SENZA UN TETTO NON PUO’ ESSERCI UNA VITA FELICE

OGNI ANNO E’ SEMPRE PEGGIO: seguiamo da venti anni la questione abitativa e non possiamo che rilevare che la crisi degli alloggi non è mai stata così grave. All’aumento degli affitti causato dalla liberalizzazione delle locazioni e alla penuria assoluta di case popolari (in Italia sono meno del 4% del totale, siamo gli ultimi in Europa) si aggiunge ora la massiccia sottrazione dal mercato di alloggi in locazione di lunga durata per destinarli all’affitto turistico tramite le piattaforme digitali come AirBnB.
A Parma questo calo dell’offerta di alloggi per chi deve avere una casa dove vivere è particolarmente pesante a causa delle prospettive speculative offerte da Parma Capitale della Cultura 2020.
PARMA 2020:CHI CI GUADAGNA E CHI CI PERDE: a guadagnarci sono i soliti, gli speculatori, sempre più spesso costituiti da imprese immobiliari che fiutano il business dell’affitto turistico e, approfittando di una legge urbanistica regionale veramente vergognosa, intraprendono processi di rigenerazione urbana che fanno prefigurare centri storici tipo bomboniera per ricchi borghesi e per turisti. E’ la gentrificazione, baby!
A perderci sono gli abitanti che non hanno alloggi in proprietà, i poveri italiani o stranieri che siano, ma anche gli studenti, cacciati dal centro cittadino sempre più verso le periferie e verso un hinterland sempre più lontano. A perderci sono coloro che non riescono più a trovare casa in affitto, anche se hanno uno stipendio fisso, perché i proprietari preferiscono affittare ai turisti per brevi periodi a prezzi molto alti, facendo alzare conseguentemente il prezzo generale dei pochi alloggi rimasti in locazione. Nel frattempo si sfrattano gli abitanti per lasciare spazio ai visitatori temporanei.
MANCA DEL TUTTO L’INTERVENTO PUBBLICO PER LIMITARE I DANNI: a livello statale si ignora completamente l’emergenza abitativa e si fa invece di tutto per alimentare la rendita e l’investimento speculativo, non vengono mai toccati gli interessi di chi sul mattone ci ha sempre guadagnato. Un miliardo e 700 milioni di € di fondi Gescal prelevati in passato dalle tasche dei lavoratori per l’edilizia pubblica rimangono inutilizzati nelle pieghe del bilancio con il rischio di venire destinati altrove. In tutta Italia milioni di alloggi ed edifici pubblici e privati sono inutilizzati e governanti, prefetti, sindaci ben si guardano dal ricorrere alla requisizione per dare un tetto a chi non ce l’ha.

A Parma oltre al danno la beffa: la costruzione di 44 alloggi popolari, tra i pochissimi progettati dal 2000 in avanti, viene bloccata dalla magistratura per presunti vizi di forma negli appalti. Così mentre i privati sono praticamente liberi di fare quello che vogliono (basta avere la grana) anche in base alla legge urbanistica regionale 24/2017 (Bonaccini docet), l’unico intervento ERP un po’ consistente in città viene bloccato senza prospettiva di poter ripartire perché grazie al sequestro dei cantieri si è perso anche il finanziamento.
VUOI TOCCARE CON MANO IL PROBLEMA? Vieni allo sportello della Rete Diritti in Casa. Troverai un’umanità che tutti vorrebbero nascosta ed isolata, in preda alla disperazione e che invece cerca di darsi la dignità che le spetta, organizzandosi e lottando per vivere oltre che per sopravvivere. Troverai persone che dormono in auto o che cercano ospitalità passando da un amico all’altro, troverai bambini che vorrebbero vivere come i loro compagni di classe ma che fuori dalla scuola non sanno dove andare. C’è anche chi per garantire un tetto alla propria famiglia apre di nascosto qualcuna delle 8.500 case lasciate vuote in città. C’è chi si coordina per resistere a uno sfratto, chi ospita l’amica che esce dal dormitorio alla mattina alle 8 e può rientrare solo alle sera alle 20, chi vive in casa occupata con il movimento di lotta e si organizza per resistere agli sgomberi o per sistemare l’alloggio in modo dignitoso. Qui si parla anche di lavoro sempre più sfruttato o addirittura non pagato, di razzismo quotidiano e della piaga della lotta tra poveri.
CHE FARE? pensiamo che solo unendosi in una lotta decisa e di lunga durata si possano ottenere dei cambiamenti seri, strappando a chi ha tanto per far sì che chi sta sotto possa fare una vita più dignitosa. Gli scioperi e i blocchi come quelli a cui stiamo assistendo in Francia sono un buon segnale verso la direzione in cui si deve andare per cominciare a cambiare le cose.

BLOCCO DEGLI SFRATTI E DEI PIGNORAMENTI,
REQUISIZIONE DEGLI ALLOGGI SFITTI DEI GRANDI PROPRIETARI E DELLE BANCHE PER FARNE CASE POPOLARI, TASSARE IN MODO SERIO AIRBNB.
I DIRITTI SI CONQUISTANO CON LA LOTTA. CASA E REDDITO PER TUTTI

RETE DIRITTI IN CASA SPORTELLO PER IL DIRITTO ALL’ABITARE TUTTI I MARTEDì DALLE 18.30
CASA CANTONIERA VIA MANTOVA 24 PARMA
dirittincasa.blogspot.com

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